da Milano
Salgono in Borsa in una giornata difficile i titoli Pirelli (più 0,4%) a seguito della missione a Brasilia del presidente di Telefonica, Cesar Alierta. Dopo ripetuti rinvii, latteso dossier «Tim-Telefonica», relativo allingresso del colosso spagnolo nel capitale di Telecom attraverso il veicolo Telco, è allordine del giorno della riunione dellAnatel di martedì 23 ottobre. Lagenda della prossima settimana è stata pubblicata ieri mattina sul sito Internet dellAuthority brasiliana.
LAnatel esaminerà dunque finalmente loperazione che permetterà, entro il 15 novembre, il passaggio del controllo di Telecom Italia da Olimpia alla newco Telco (Telefonica, Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Benetton) e a Pirelli di incassare 3,3 miliardi di euro. In particolare, Anatel dovrà valutare le conseguenze per il mercato brasiliano della telefonia mobile dellingresso di Telefonica (che controlla il 50% di Vivo, primo operatore del Paese) in Telecom Italia, azionista di riferimento di Tim Brasil, secondo player del Paese mentre il terzo operatore mobile brasiliano è la Claro del magnate messicano Slim. Il via libera da parte dellAnatel dovrebbe dunque essere vincolato a una serie di imposizioni. Telefonica, insomma, dovrà decidere, nei prossimi 12 mesi, se ridurre la partecipazione in Tim Brasil o in Vivo. Potrebbe anche dare qualche contropartita a Slim, cedendo per esempio Telemig, primo operatore mobile nello Stato di Minas Gerais che Vivo si è recentemente aggiudicato e per cui era in gara anche Claro.
Quanto alla separazione della rete, la fermezza del presidente di Telecom, Pasquale Pistorio, il quale aveva detto che «non accetteremo imposizioni», ha dato buoni frutti. Tanto che le posizioni del presidente dellAuthority, Corrado Calabrò, e del ministro delle Tlc, Paolo Gentiloni, sono apparse ieri più concilianti. «Anche se il Parlamento approverà la legge sui nuovi poteri allAutorità - ha detto Calabrò - con Telecom sulla separazione della rete cercheremo unintesa condivisa. Siamo coscienti di entrare in casa daltri e vogliamo farlo senza forzature nellinteresse del settore e della stessa Telecom». Calabrò ha però confermato lintenzione di arrivare a una conclusione entro la fine dellanno, anche se è consapevole che il management del gigante telefonico potrebbe essere cambiato dai nuovi proprietari.
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