L’autostop sbarca su Internet. Passaggi prenotati con un clic

Due studenti hanno inventato un sito ideale in tempi di crisi. A disposizione 19mila posti per raggiungere mille destinazioni

Dovete andare da Cologno Monzese a Crema sabato prossimo e volete spendere poco? C’è il signor Maurizio che mette a disposizione quattro posti sulla sua Sharan grigia turbosiesel color argento. Costo: 4 euro a persona. Partenza tra le 17 e le 19. Per confermare basta un clic.
È uno dei 19.223 passaggi disponibili attualmente sul sito postoinauto.it. Un portale che mette in comunicazione domanda e offerta di passaggi in macchina. Una sorta di moderno autostop in cui il pollice alzato si è trasformato in clic dallo smatphone.
A idearlo a febbraio 2010 due studenti, Olivier Bremer e Enrico Bocedi, 27 anni il primo, 29 il secondo.
Il servizio mette insieme passione ecologica, necessità di risparmiare e anche la semplice voglia di non farsi chilometri e chilometri da soli in auto. Verde, economico e sociale, il portale copre tutta l’Italia. Viene utilizzato dai pendolari per raggiungere Milano pagando un euro ma anche da chi deve arrivare a Natale a Palermo e lo fa con 30 euro. Ad oggi conta 88.947 posti condivisi. Oltre 1500 sono i posti disponibili per viaggiare nella provincia di Milano, che dopo Roma è la città che utilizza maggiormente il sito. Come funziona? Digitata la tratta, si sceglie l’autista a seconda dell’auto e del prezzo. Poi ci si accorda e si dividono le spese. All’arrivo c’è chi lascia sul sito per i futuri passeggeri, i suoi voti al guidatore: rispetta il codice della strada, è stato puntuale, la sua auto è in ottimo stato. Si può commentare anche se la musica che ascolta in auto è piacevole e molto altro. Tipo: «È una mente brillante, un piacere conversare con lui», come si trova scritto. Hanno pensato anche a chi può nutrire giustificati timori a salire su una macchina con uno sconosciuto. Per le donne ad esempio c’è uno speciale “viaggio rosa“, donne che possono scegliere di viaggiare solo con donne. Poi c’è l’obbligo di lasciare il numero della targa, è garantita la segretezza dei dati personali, ed è anche necessario lasciare un documento di identità.
«Sono in tanti che usano questo servizio - spiega il fondatore Olivier Bremer - ora sempre di più. In pochi mesi abbiamo raddoppiato il numero dei posti condivisi». Vuoi perché il prezzo della benzina è schizzato alle stelle, vuoi perché il traffico è sempre più in tilt o semplicemente perché risparmiare di questi tempi è una necessità sempre più persone cominciano il loro viaggio on line.
«Avevamo già visto servizi del genere in Germania e in Francia - racconta Olivier Bremer -. Gli studenti lo utilizzavano da anni per risparmiare il biglietto troppo caro dei treni. E allora ci siamo detti perché non farlo anche in Italia dove, rispetto alla Germania, la benzina è più cara e si paga anche il pedaggio dell’autostrada?»
E quindi il sito. Ecco come si presentano: Marco percorre ogni giorno con la sua auto 20 km per andare al lavoro. Quello che non sa è che la sua collega Anna fa lo stesso tragitto, anche lei sola in auto. È una situazione che solo in Italia si verifica milioni di volte ogni giorno.

Se Marco e Anna conoscessero le rispettive abitudini di viaggio, potrebbero condividere la macchina e viaggiare insieme: ci sarebbe un'auto in meno sulle strade, per un po' meno traffico e un po' meno inquinamento. Quanto fa moltiplicato per 50 milioni di posti liberi? Fate voi...

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