Enrico Lagattolla
Un genovese che recita «lAvaro». Manco a dirlo, non poteva che finire in una questione di soldi. Una sceneggiatura praticamente già scritta. Tanto scontata quanto inevitabile.
In scena Paolo Villaggio (ligure doc), il taccagno Arpagone immaginato da Molière, il Piccolo Teatro, il Comune di Milano e il Tribunale civile. Motivo del contendere, una causa intentata dallattore genovese contro il Piccolo e Palazzo Marino, per un leggero «infortunio» occorso al 74enne durante le prove della pièce.
Villaggio, nei panni dellAvaro, racconta di essere scivolato su un gradino sconnesso lungo un corridoio poco illuminato del teatro di via Rovello. La fantozziana e - pare - rovinosa caduta gli provoca la parziale frattura del tendine dAchille sinistro. Morale, decide di intentare una causa, con tanto di richiesta di risarcimento pari a 581 milioni di lire.
Tutto inutile. Il Tribunale civile, infatti, non ha ritenuto sussistente la responsabilità del Piccolo nellaccaduto, e nemmeno quella del Comune, anchesso citato da Villaggio-Arpagone-Fantozzi.
Il danno (al tendine) e la beffa (del portafogli). In totale, più di 30mila euro da sborsare. Se è un brutto colpo per lAvaro, è quasi un salasso per il genovese.
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