Andrea Cuomo
Oh Calcutta! Esotica città ammantata di fascino e mistero! Altro mistero, questo meno esotico, è a cosa pensino i postini romani quando inoltrano la nostra corrispondenza. Perché nellanno di grazia 2005 può ancora accadere che un avviso di ricevimento faccia il giro del mondo a causa della distrazione di un impiegato di Poste italiane che al «Tuttocittà», evidentemente, preferisce latlante geografico.
È il 16 settembre scorso quando una cittadina romana abitante in via Calcutta, al quartiere del Torrino, si reca in un uffico postale per spedire una raccomandata con ricevuta di ritorno a una Onlus in via del Cappellaccio, a poche centinaia di metri di distanza. La signora Elisabetta, fiduciosa sullefficienza di Poste Italiane, si mette in attesa della fatidica cartolina gialla, ma invano. Passano i giorni e le settimane e nulla. Quando il postino suona (presumiamo due volte) è ormai dicembre inoltrato. La signora Elisabetta può stare tranquilla: la sua raccomandata è giunta sana e salva. Ma lavviso di ricevimento è stato smistato fino in India: a Calcutta, appunto, come testimoniano un paio di indianissimi timbri datati 25 novembre. Poteva andare peggio? Sì, se la signora avesse abitato a via Sydney...
Si consoli, il postino megalomane. Il lapsus geografico è sempre in agguato: qualche settimana fa un comunicato dellAtac che confondeva il Niger con la Nigeria esilarò le redazioni di mezza Roma.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.