L’ecatombe degli alberi finisce in tribunale

L’azzurro Palmeri: è la prova che quando si decide il taglio delle piante è per il bene della città

Si scioglie la neve, ma non le polemiche. Rami e tronchi caduti fanno, se possibile, più danni nei palazzi della politica che sulle strade. I Verdi minacciano querela a Riccardo De Corato e un milione di euro di danni per le sue parole all’indomani della nevicata. Il vicesindaco si difende chiedendo un confronto in tivù. A ruota il Codacons che annuncia un esposto alla Procura per valutare se ci siano «profili penalmente rilevanti». In mezzo qualche automobilista indisciplinato che, approfittando della confusione, ieri ha pensato bene di posteggiare l’auto sulle rotaie, confidando sul fatto che i tram non avrebbero ancora circolato. Risultato, multa e carro attrezzi.
A riscaldare il clima della prima freddissima domenica prenatalizia, ci pensano gli ambientalisti infuriati per l’accusa di aver impedito il taglio di alberi moribondi. E, dunque, causa indiretta dell’ecatombe dell’altra notte. «Come hanno confermato gli agronomi - attaccano i Verdi Carlo Monguzzi e Maurizio Baruffi - alberi e rami sono caduti perché, essendo in ritardo vegetativo e quindi carichi di foglie, raccolgono più neve. E poi perché molti alberi non sono tenuti sotto controllo. Cause naturali miste a incuria dell’amministrazione. Il vicesindaco invece di chiedere scusa ai milanesi per i disagi, ha dato la colpa ai Verdi. Noi lo quereliamo e gli chiediamo un milione di euro che devolveremo immediatamente al Comune per la cura degli alberi». Immediata la replica. «Sono questioni che si affrontano e si risolvono in sede politica - ribatte De Corato -. Se i Verdi, in mancanza di argomenti, si rivolgono alla sede giudiziaria, non sono certamente io ad avere timori. Se, invece, vogliono tornare a discutere, sono pronto a un confronto in qualunque sede, anche televisiva. Fa piuttosto notizia che persino i Verdi riconoscano che la causa principale sia stata quella naturale del ritardo vegetativo. È chiaro che non intendevo riferirmi specificamente ai danni o agli alberi caduti nella giornata di ieri, ma alla difficoltà che comporta all’amministrazione comunale il doversi confrontare con la cultura dei Verdi, sempre pronti a creare polemiche e proteste pretestuose anche di fronte a necessari abbattimenti».
Veste i panni dell’avvocato difensore il capogruppo di Fi. «La buona notizia è che la città è ormai tornata alla normalità - sottolinea Manfredi Palmeri -. Ai Verdi dico che questa è la dimostrazione che quando si decide di tagliare delle piante non è per far del male alla città. Gli agronomi del Comune sanno il fatto loro, sarebbe il caso di evitare polemiche spesso pretestuose».
All’attacco, invece, il Codacons. «Ancora una volta - protesta Marco Maria Donzelli - è bastata un po’ di neve per mandare in tilt Milano, un tempo la città più moderna ed efficiente d’Italia.

Non può essere casuale quello che è successo, esistono precise responsabilità. Presenteremo un esposto alla Procura per accertare se esistano profili penalmente rilevanti. Numerose le possibili ipotesi di reato, dall’omissione di atti d’ufficio all’attentato alla sicurezza dei trasporti».

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