L’Ecopass di Milano promosso dall’Europa «Ha ridotto lo smog»

Tre a zero. Ecopass incassa un altro punto a livello internazionale. L’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha dato ieri la sua benedizione al ticket antismog introdotto dall’amministraizone nel 2008. Nel rapporto dedicato all’Italia, infatti, l’Ocse invita le altre città all’uso di un sistema come Ecopass per la regolamentazione del traffico. «Milano - annota l’Ocse - è una delle città più inquinate d’Europa a causa delle particolari condizioni economiche e dell’uso massiccio delle auto per il trasporto passeggeri. Dal 2008 per affrontare questo problema è stato rafforzato il servizio dei mezzi pubblici ed è stata introdotta una tassa per l’accesso al centro città modulata sugli standard di emissione dei veicoli. Nel primo periodo di applicazione del sistema Ecopass - si legge nella relazione - è stato registrato un calo del traffico del 14% in centro e del 3,4% nelle zone limitrofe e nei primi 9 mesi del 2009 del 3,2% in centro e del 2,1% in periferia con una riduzione delle emissioni da pm10 del 12%».
«È ormai assodato a livello internazionale e di commissione europea - spiega il papà di Ecopass, l’ex assessore alla mobilità Edoardo Croci, ora capolista di Progetto Milano Migliore a sostegno di Letizia Moratti - che le misure economiche sono le più efficaci nella lotta al traffico. L’ha sostenuto qualche giorno fa anche la Banca d’Italia presentando il rapporto sugli strumenti economici per l’ambiente. Il motivo? Non introduce divieti, ma disincentiva l’uso dell’auto tra chi vi può rinunciare con minori sacrifici. Imporre dei divieti invece avrebbe alti costi sociali, in questo caso invece chi ha bisogno di entrare in centro in auto lo può fare pagando, chi può farne a meno, ripiega su un altro mezzo “pulito”. I dati confermano che il 50% degli automobilisti attualmente rinuncia a entrare in area Ecopass con la macchina».
Ecopass ha guadagnato un punto anche all’Undicesimo Congresso Regionale della Società Italiana di Medicina Generale: lo studio coordinato da Giovanni Invernizzi e pubblicato sulla rivista scientifica Atmospheric Environment ha messo in luce gli effetti benefici del ticket per la nostra salute. Dalla ricerca emerge che le polveri ultrafini, i cosidetti «black carbon», che rappresentano l’indicatore più efficace della pericolosità dell’inquinamento, sono diminuite del 47% nelle strade sottoposte a Ecopass e del 62% nelle aree pedonali. «Si tratta di polveri che si dissolvono se si allontano anche di pochi metri dalla fonte diretta, cioè i tubi di scappamento. La riduzione del traffico - spiega Edoardo Croci - si traduce quindi in una minore esposizione agli agenti inquinanti».
Tra i quesiti del referendum per l’ambiente e la mobilità del 12 giugno si parla della creazione di un sistema di isole pedonali in centro. «È diverso dalla chiusura del centro - spiega ancora il promotore della contestazione - perchè si consente di attraversarlo in auto, creando però un sistema organico di aree “pulite”».


Ecopass funziona e a certificarlo sono studi ed enti autorevoli. La class action anti-smog Promossa dal candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia per chiedere a Comune e Regione i danni per la salute, si dimostra una volta di più contraddittoria e senza senso.

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