da Roma
La minore spesa per lenergia raffredda i prezzi al consumo che in aprile - secondo la stima provvisoria dellIstat - hanno registrato la variazione più bassa dal 1999. Nel mese appena concluso, linflazione è cresciuta dello 0,2% rispetto a marzo e dell1,5% se il confronto è con laprile 2006. Un calo (il mese scorso si era attestata all1,7%) che è comune a tutta la zona euro (Eurostat ha registrato un incremento dell1,8% rispetto all1,9% di marzo), ma che è il risultato di dati diversi. La voce che ha contribuito a rallentare il carovita è stata soprattutto lenergia. Un effetto ritardato della stagione mite. Ma lIstat ha segnalato anche aumenti congiunturali significativi sui capitoli «servizi ricettivi di ristorazione» (1%) e «prodotti alimentari e bevande analcoliche» (0,4%). Variazioni negative nei capitoli «ricreazione, spettacoli e cultura» (-0,4%) e «abitazione, acqua, elettricità e combustibili» (-0,1%). La tendenza che riguarda i prodotti alimentari è confermata anche dal dato tendenziale, con un aumento del 2,7%. Consumatori e commercianti non si fanno illusioni sul significato del dato Istat. Confcommercio rileva come ci sia ancora «una debolezza della domanda di consumo delle famiglie», mentre i consumeristi del Codacons lanciano lallarme sui rincari dellalimentare.
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