da Milano
È ancora lenergia a trainare laumento dei prezzi alla produzione nellindustria. In base alle rilevazioni dellIstat, a giugno lindice è aumentato del 6,2% su base annua (rallentando leggermente rispetto al +6,6% di maggio).
Un incremento su cui il comparto energetico pesa per oltre la metà: esattamente per il 53 per cento. Infatti, se non si tiene conto dellenergia, laumento tendenziale dellindice si ridimensiona al più 3,6%. E anche se a livello congiunturale si registra una lieve inversione di tendenza, questo non basta certo a modificare il quadro generale.
Se rispetto a maggio, infatti, i prezzi alla produzione sono cresciuti complessivamente dello 0,3%, quelli dellenergia fanno registrare addirittura una leggera diminuzione: a giugno, infatti, listituto ha misurato un calo dello 0,3% sul mese precedente. Un dato su cui incide la flessione congiunturale dell1,2% dei prezzi dei prodotti petroliferi raffinati. «Un comparto - spiegano i tecnici dellIstat - legato a fattori internazionali, che per questo ciclicamente è soggetto a turbolenze a cui seguono fasi di assestamento». Ma sul lungo periodo linfluenza del settore energia resta molto alta. Da sola questa voce ha fatto segnare un aumento dei prezzi alla produzione del 17,8% rispetto a giugno 2005 e del 20,2% nel primo semestre rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Del resto, lanalisi per settore di attività economica chiarisce ulteriormente lo scenario. A guidare la classifica degli aumenti tendenziali è infatti il capitolo che comprende energia elettrica, gas e acqua, con un più 22,8% sullanno e un più 22,4% nel semestre.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.