L’eredità di Govi affidata ai «canterin»

Riccardo Re

«Mi piace ridere, mi piace far ridere, mi piace far divertire con i miei spettacoli». Questo è l'obiettivo del regista Enrico Campanati che ieri ha sicuramente divertito anche gli spettatori alla prima di «I canterin de Santa Brigida». La storica commedia dialettale andrà in scena anche oggi e domani al Teatro della Gioventù (Sala Govi) alle 17. Ancora oggi è possibile prenotare i biglietti telefonicamente fino alle 18.30 al numero 010.899995515.
Lunga la vita di questa commedia recitata in dialetto genovese, scritta da Lea Raviola nel 1935. Una commedia che doveva basarsi sulla coralità degli interpreti e che non poteva affidarsi a un unico se pur grande attore. In quegli anni si cercava di dare un seguito alla commedia genovese che allora era catalizzata intorno al talento di Gilberto Govi. Percorso travagliato visto che la commedia è rimasta nel dimenticatoio fino agli anni 80 quando il Gruppo Teatrale Genovese Endas diretto dalla regia di Franco Famà recuperò con successo il testo, mettendolo per la prima volta in scena. Nuova apparizione scenica nel 1993, quando lo stesso gruppo teatrale, guidato questa volta da Aldo Rossi, fece nuovamente apprezzare al pubblico le storie popolari intorno alla festa del quartiere di Santa Brigida. Commedia diversa da quelle tipiche della tradizione genovese. Una commedia che vede protagonisti i nostri concittadini più umili, quelli che andavano a lavare i panni nei pressi dei truogoli di Santa Brigida. Il popolo al centro dell’attenzione dunque non è più né quello spaccato di vita borghese degli avidi mercanti e dei banchieri della Superba né le storie delle storiche aristocratiche famiglie della città. Protagonisti saranno invece i tipici «canterin» genovesi. Una società e tante piccole storie intrecciate che ricordano la tradizione teatrale veneziana e di Goldoni in particolare. Storie di bottegai, beghine, di rivalità di quartiere, di pettegolezzi, gelosie, corteggiamenti e intrighi perfettamente amalgamati.
I «Canterin de Santa Brigida» però non canteranno. Nella sceneggiatura infatti vengono sempre interrotti durante le loro prove e per questo nel testo non compare una vera componente musicale. Il regista ha tuttavia inserito all’interno della commedia momenti musicali grazie alla realizzazione di vere e proprie colonne sonore e stacchi ritmici impreziositi da accompagnamenti sonori che scandiscono la successione degli eventi. Regia frizzante che ha arricchito la tradizionale versione con nuove situazioni comiche in cui lo spettatore si troverà a stimolare la propria immaginazione.


Gli attori che reciteranno tutto rigorosamente in genovese sono bravi e numerosi: Elisa Costa, Aligi Culot, Fausto Curcio, Miro Gerbi, Mafalda Mannu, Luis Fronti, Miro e Moira Gerbi, Bianca Podestà, Mauro Ragucci, Sabrina Ruiba, Nicoletta Vaccamorta, Omar Valentino e Nicola Varese.

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