I videogiochi entrano in classe con lobiettivo di combattere il bullismo: è il progetto sperimentale Greis, che ha visto 149 studenti delle classi prime del liceo scientifico milanese Marconi alle prese con un popolare gioco di ruolo online, World of Warcraft, come forma di prevenzione del bullismo e per la promozione delle relazioni sociali.
Due mondi visti sempre contrapposti, i videogiochi e la scuola, si sono invece alleati e i risultati, sembrano dare ragione al nuovo connubio. Il progetto (realizzato da Ansas, Università Cattolica, associazione Editori Software Videoludico Italiana e Blizzar Entertainment, nellambito del protocollo dintesa del Ministero dellIstruzione e Aesvi a sostegno del piano di innovazione digitale nella scuola) ha coinvolto ragazzi di età compresa tra i 14 e i 16 anni per un periodo di tre mesi. E si è prefissato un obbiettivo ambizioso: quello di favorire la condivisione tra coetanei e compagni, abbassando il livello di aggressività di tanti ragazzini.
Gli studenti sono stati divisi in tre gruppi: uno giocava due ore la settimana in un laboratorio della scuola, un altro giocava a casa e un terzo non giocava affatto.
I dati della ricerca hanno sottolineato come il gruppo che ha giocato a scuola, con la possibilità quindi di interazione a livello virtuale e fisico, ha registrato un accresciuto indice di socialità e di coesione, favorendo le relazioni allinterno del gruppo. Ancor più di chi invece ha giocato a casa. I videogiochi di ruolo multyplayer, perciò, «sembrano essere adatti a prevenire comportamenti devianti o negativi come il bullismo nelle scuole - hanno spiegato i ricercatori - grazie alla capacità di stimolare comportamenti collaborativi e favorire la crescita dei rapporti interpersonali».
Condividere un gioco e sfidarsi nel mondo virtuale ha quindi rappresentato una sorta di alternativa alla violenza, alle minacce, alle aggressioni contro i più deboli, alle sfide in corridoio, alle risse. E, schermo dopo schermo, i compagni di classe si sono riscoperti amici, superano le differenze.
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