Ci vuole attenzione e un minimo di scaltrezza per mangiare per strada durante la bella stagione. D'estate, infatti, è molto più facile che gli alimenti si deteriorino proprio per il caldo e prima di servirsi è bene guardare con quattro occhi se il banco del camioncino, della rosticceria oppure del chiosco sono puliti e se le mani di chi serve sono linde. Prima di sedersi al tavolo del ristorante, conviene fare un giro in bagno a lavarsi le mani: «Le condizioni della toilette sono un'ottima cartina di tornasole della pulizia del locale», raccomanda Michele Carruba, farmacologo dell'università di Milano e fino a qualche mese fa presidente di Milano Ristorazione, la società del Comune che si occupa ogni giorno di produrre gli oltre 80 mila pasti necessari alla refezione scolastica.
Mal di pancia e intossicazioni in vacanza sono spesso una compagnia sgradita, quanto frequente anche se lo specialista smentisce il luogo comune che ci vorrebbe più in bagno, che in riva al mare: «Oltre il 60 per cento delle intossicazioni alimentari si verificano tra le pareti domestiche precisa Carrubba e sono legate alla cattiva conservazione degli alimenti». Con il caldo è quanto mai necessario rispettare la catena del freddo: una maionese, per esempio, rimasta fuori dal frigo qualche ora, va buttata via. In caso di dubbi, basta guardare le etichette dei prodotti industriali: su tutte c'è l'indicazione di quale deve essere la temperatura di conservazione del prodotto. A chi è a spasso Carruba raccomanda di stare ad occhi aperti: «Chioschi e furgoncini sono più a rischio perché non hanno l'acqua corrente. Ma la pulizia del banco e di chi ci sta dietro è un buon indicatore del livello di igiene».
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