Ma l’estate non arriva: inondazioni e piogge torrenziali

Il sud della Francia è in ginocchio per colpa del maltempo che imperversa nella zona da lunedì. È infatti salito a 19 il numero delle persone morte a causa della pioggia torrenziale che si è abbattuta sul sud-est della Francia, secondo l’ultimo bilancio fornito dalla prefettura del dipartimento del Var. Ieri nella zona è arrivato il ministro dell’Interno francese, Brice Hortefeux, mentre il presidente Nicolas Sarkozy ha assicurato alla popolazione colpita «tutto l’appoggio necessario». «Il presidente ha chiamato per telefono il sindaco di Draguignan, Max Piselli, a seguito delle intemperie, e gli ha annunciato che si recherà in questo dipartimento all’inizio della prossima settimana», ha fatto sapere l’Eliseo.
Nel dipartimento, dall’inizio delle piogge, i vigili del fuoco hanno effettuato in poche ore più di 600 interventi, aiutati anche da un migliaio di uomini di altri dipartimenti e da undici elicotteri. Le interruzioni di corrente elettrica hanno interessato oltre 200mila abitazioni. Circa 1200 persone hanno dovuto trovare alloggi di fortuna per la notte. Le precipitazioni hanno causato interruzioni nelle linee ferroviarie e stradali: totalmente bloccata mercoledì mattina la circolazione dei treni fra Nizza e Tolone. Chiuso anche l’aeroporto di Hyères-Tolone.
E non solo, dalle previsioni meteorologiche, sembra che non ci sarà tregua prevista per i prossimi giorni. Sono attese infatti ancora abbondanti piogge nelle prossime ore sul dipartimento di Bouche du Rhône, sempre sud-est della Francia.
La pioggia ha causato forti disagi anche in Italia lungo la A1 Milano-Napoli: allagamenti provocati dall’acqua proveniente da campi adiacenti all'autostrada nel Parmense hanno causato code e rallentamenti, nel tratto compreso tra Fiorenzuola e l'allacciamento con la A15, in direzione di Bologna.
E intanto in Lombardia e Piemonte i campi ed aziende agricole sono inondate. In queste zone è necessario avviare le procedure per la dichiarazione di calamità soprattutto per il Cremonese, duramente colpito dai temporali che hanno provocato allagamenti di campi coltivati a mais, grano, orticole e foraggiere, ai quali si aggiungono disagi e danni alle strutture aziendali. In prossimità della fine della primavera il maltempo sta colpendo duramente le campagne del Nord con danni che si sono verificati anche in Emilia Romagna ed in Veneto, dove la caduta della grandine ha provocato danni irreversibili a molte colture. «Tutto questo - dicono dalla Coldiretti - non potrà non incidere sulle rese produttive». Ma più delle piogge, il dato maggiormente rilevante di questo inizio estate è il caldo: nei primi dieci giorni di giugno le temperature sono state di 4 gradi superiori alle medie stagionali.


Le forti piogge su tutto il Nord Italia hanno fatto salire in maniera preoccupante il livello di fiumi e torrenti. In particolare c’è allerta per il livello idrometrico del fiume Po, che è salito di oltre 1,5 metri al Ponte della Becca nel pomeriggio.

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