Medicina

L’Europa approva un farmaco innovativo per curare le neoplasie cervico-facciali

Avanza la ricerca per i tumori testa-collo, un gruppo di neoplasie biologicamente simili e più frequenti di quanto si possa pensare. Carcinomi che hanno origine da varie sedi del distretto cervico-facciale: il cavo orale, la faringe, la laringe, le fosse nasali e seni paranasali, le ghiandole salivari. A livello mondiale rappresentano il 5 per cento di tutti i tumori. Solo in Europa ogni anno sono responsabili di quasi 143 mila diagnosi e più di 65 mila decessi. Oltre 12 mila i casi registrati in Italia. Oggi circa il 40 per cento dei pazienti, colpiti da un tumore della testa e del collo, ha una forma recidivante o con metastasi. Novità in merito arrivano dalla ricerca. Si tratta dell’approvazione in Europa all’uso di cetuximab, in associazione con la chemioterapia a base di platino, per il trattamento di prima linea dei tumori della testa e del collo, recidivanti e/o metastatici (a cellule squamose). Il farmaco, un anticorpo monoclonale già utilizzato nel cancro del colon e precedentemente approvato per l’uso in associazione con radioterapia per la patologia testa collo localmente avanzata, è frutto della ricerca di Merck Serono, la divisione per farmaci da prescrizione innovativi di Merck: oltre 17mila dipendenti, investimenti annuali in ricerca e sviluppo pari ad un miliardo di euro e propri farmaci presenti in più di 150 Paesi.
La Commissione europea ha dato l’approvazione al farmaco principalmente sull’evidenza dei risultati dello studio Extreme (pubblicato nel settembre 2008 sul New England Journal of Medicine): rispetto a coloro che erano stati sottoposti alla sola chemioterapia, i pazienti trattati con cetuximab in associazione alla chemioterapia, hanno mostrato un aumento della sopravvivenza totale media (pari ad una riduzione del rischio di decesso del 20 per cento), un aumento della sopravvivenza media senza progressione (70 per cento) e un aumento significativo del tasso di risposta (80 per cento). «Da trent’anni aspettavamo un risultato in termini di miglioramento della sopravvivenza dei pazienti», spiega la dottoressa Lisa Licitra, responsabile di oncologia medica per i tumori della testa e del collo alla Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

«Ci auguriamo che l’approvazione europea si traduca rapidamente in una disponibilità del farmaco anche in Italia, per tutti coloro che necessitano di questo trattamento».

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