Erano nove anni (trionfo a Lubiana nel 2003 con Formiconi in panchina e Tania Di Mario già in vasca) che la medaglia più preziosa mancava nella bacheca del Setterosa. Mai nessuno però in Europa aveva fatto meglio delle pallanuotiste italiane (cinque titoli in 7 finali). La squadra di Fabio Conti si è arrampicata fino all’oro continentale battendo in sequenza le olimpioniche dell’Olanda ai rigori, le campionesse europee della Russia con un gol sulla sirena e infine quelle mondiali della Grecia per 13-10 (parziali 4-1, 2-1, 4-3, 3-5) in un match mai in discussione. Non male per un gruppo che era giunto ad Eindhoven essenzialmente per fare esperienza. Le elleniche, poi, erano la nostra bestia nera: ci avevano sconfitto nei disastrosi Mondiali di Roma 2009, nelle semifinali degli ultimi Europei di Zagabria e dei recenti Mondiali di Shanghai ma anche nella partita inaugurale di questo Europeo.
Ieri il Setterosa ha dato una lezione di pallanuoto alla Grecia, il cui ambizioso sogno del bis è stato sbriciolato già nel primo quarto. Un risultato straordinario per Fabio Conti, che ha preso le redini di questa squadra nel novembre 2010 e in 14 mesi l’ha riportata ai vertici della pallanuoto mondiale. Un ct di poche parole questo 39enne romano, figlio di un ex calciatore professionista (Osvaldo, che ha vestito anche la maglia del Catania, la città della squadra di Tania Di Mario, top player del torneo). È stato lui, promosso tra le perplessità di molti dalle nazionali giovanili alla guida del Setterosa, a dare una mentalità vincente al gruppo condotto all’argento nella World League e al quarto posto mondiale. E dire che solo un mese fa era diventato papà...
«È cambiata la consapevolezza delle ragazze - così Conti dopo la vittoria - che si acquisisce giocando partite importanti, le grandi squadre pensano già a lavorare per i prossimi obiettivi». Il primo dei quali è il pass olimpico, da conquistare nella vasca di Trieste dal 15 al 22 aprile. Ma il trionfo europeo accomuna 13 ragazze incredibili (7 della Gmg Pro Recco), dalla plurimedagliata Tania Di Mario tornata in Nazionale per l’occasione (c’era già nel terzo oro del 1999 a Prato) al portiere Elena Gigli, la più giovane olimpionica italiana nel 2004 da «secondo» di Francesca Conti fino alle giovanissime Aiello e Queirolo, alla «veterana» 38enne Casanova - arrivata alla pallanuoto a 34 -, all’Abbate cresciuta tra le tante palestre pugilistiche di Marcianise.
E oggi tocca al Settebello giocarsi il bronzo contro l’Ungheria (13.30, Rai Sport 1). Già in tre occasioni sia uomini che donne hanno centrato la medaglia nella stessa edizione, la speranza è che finisca come nel 1999 in Toscana.
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