L’ex prefetto critica le forze dell’ordine: «Scarsa prevenzione»

Consigli dell’ex inquilino di Palazzo Diotti al nuovo prefetto e al questore: «Quando una manifestazione pone parecchi problemi sul piano della legalità e della tenuta dell’ordine pubblico non c’è dubbio che le autorità la possano e la debbano vietare». Suggerimento che Bruno Ferrante fa seguire da una valutazione sull’intervento della forza pubblica, sabato scorso in piazza: «L'aver schierato ottocento uomini fa capire l'importanza attribuita a quella manifestazione. Ma non basta questo, occorre fare più prevenzione».
Ricetta che per l’aspirante sindaco del centrosinistra è indispensabile perché «non c’è dubbio che le manifestazioni (sia quella dei centri sociali che della Fiamma tricolore, ndr) della scorsa settimana presentassero rischi oggettivi. È fuori discussione la professionalità delle forze dell’ordine, che hanno ricevuto anche danni fisici. Ma diventa pericoloso far arrivare nella stessa area manifestanti di diverse opinioni politiche». E lui, fa sapere, ne sa qualcosa: «Nel periodo in cui sono stato prefetto, cioè nei sei anni passati, episodi del genere non sono accaduti: non è casuale. Eppure, manifestazioni o richieste di svolgerle ne sono state fatte molte, anche da questi gruppi che hanno causato gli ultimi incidenti».

Virgolettati integrali che stupiscono i milanesi: l’aspirante sindaco ha perso la memoria. A dargli una mano a ritrovarla è però la Casa delle Libertà che preannuncia un dossier «sui sei anni di governo Ferrante dell’ordine pubblico». Titolo con un refuso imperdonabile: «governo».

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