Cronaca locale

L’ex prefetto non riesce a raccogliere nomi di spicco nella società civile e apre alla politica. Ma al centrosinistra l’operazione non piace L’Unione boccia la lista civica di Ferrante Fumagalli (Sdi): «Così non recupera voti nel centrodestra ma por

Ferrante non riesce a convincere la società civile della bontà del suo programma elettorale e così non gli resta che aprire il suo raggruppamento ai politici: fare cioè una lista civica aperta alla politica. Spuntano così le candidature dell'ulivista Giovanni Colombo e degli esponenti della Margherita Roberto Caputo e Marco Granelli passando per quella dell'ex sindacalista Uil Amedeo Giuliani. Shopping che coinvolge pure Italia dei Valori e Sdi. Peccato però che questa campagna acquisti compiuta di nascosto non sia affatto gradita ai partiti dell'Unione. «Stop alla lista Ferrante» è infatti l'invito lanciato dallo Sdi: «La logica della lista civica di Ferrante non può essere quella di portare via voti all'Unione, semmai quella di recuperare voti tra la società civile e nel centrodestra». Virgolettato di Sergio Fumagalli che ricorda quasi pedissequamente all'ex rappresentante dello Stato quali sono le regole del gioco.

Memoria che il segretario regionale dello Sdi completa con un'indiscrezione sulla risposta dei potenziali consiglieri comunali a Ferrante: «Alcuni hanno mostrato semplice interesse e offerto una vaga disponibilità; altri imbarazzati hanno risposto “no grazie”».

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