«L’ex sindaco in cella da un mese ma con lo stipendio di Amiacque»

La questione morale a senso unico. «Quando succede a politici del centrodestra, sono tutti bravi a chiedere dimissioni e liste pulite». L’europarlamentare e capogruppo milanese della Lega, Matteo Salvini, chiede un atto di coerenza anche al candidato del Pd in Regione, Filippo Penati. Perchè quando a gennaio venne arrestato il consigliere del Pdl Milko Pennisi, dal centrosinistra si scatenò la gara a chi chiedeva per primo che il politico portato in carcere per una tangente lasciasse subito la poltrona a Palazzo Marino e quella nel consiglio di amministrazione della Fondazione Stelline. Ma Tiziano Butturini, l’ex sindaco del Pd di Trezzano sul Naviglio arrestato il 21 febbraio scorso nell’inchiesta su ’ndrangheta e corruzione, continua a percepire lo stipendio da presidente della società pubblica Amiacque, circa 2.700 euro. E finora nessuno del centrosinistra ha chiesto un passo indietro dal mandato che scadrà nel 2011. «Il cda si è riunito nei giorni scorsi, ma solo per nominare alla guida pro tempore il vicepresidente, Massimo Gatti (l’ex candidato del Prc a Palazzo Isimbardi che al ballottaggio appoggiò Penati, ndr)» fa presente Salvini.
Amiacque gestisce il servizio di distribuzione, fognatura e depurazione delle acque nelle province di Milano, Pavia, Monza e Brianza. È nata nel maggio del 2006, dalla fusione tra Aemme Acqua spa e Miacqua spa. Butturini era anche il presidente di Tasm, la società di Tutela Ambientale Sud Milanese, ma tutti i componenti del cda in questo caso si sono dimessi e proprio ieri l’assemblea si è riunita per eleggere la nuova governance. «Sentiamo in continuazione lezioncine sull’acqua, che è un bene di tutti, patrimonio pubblico, ma attualmente ci troviamo a capo della società che le gestisce un politico in cella, per motivi che la magistratura ritiene pesanti. Auspichiamo possa dimostrare la propria estraneità ai fatti, ma ci auguriamo pure che si dimetta e che venga nominato al più presto un nuovo presidente, possibilmente a piede libero», puntualizzano Salvini e l’assessore provinciale alla Sicurezza della Lega, Stefano Bolognini. Ricordano che Butturini era stato nominato dall’ex presidente a Palazzo Isimbardi Filippo Penati, che «allora non sapeva, ma ora conosce la situazione e può farsi portavoce della richiesta di dimissioni».
Butturini, l’ex sindaco di Trezzano sul Naviglio finito al centro dell’inchiesta su una mini-Tangentopoli, è sposato con l’attuale primo cittadino Liana Scundi, anche lei coinvolta nelle indagini. Secondo gli investigatori della Dia, avrebbe ricevuto 5.000 euro con la promessa di altre somme di denaro non quantificate per affidare alle imprese di ingegneria Trewu srl e Wed srl, partecipate dalla ditta Kreiamo spa, «incarichi in violazione del principio di imparzialità amministrativa». A raccontare di come Butturini garantisse appalti in cambio del pagamento di tangenti è stato Alfredo Iorio, il funzionario dela Kreiamo che si occupava di relazioni con gli enti locali, finito in carcere insieme al suo titolare Andrea Madaffari nell’ambito di una indagine sulla penetrazione della ’ndrangheta nel circuito imprenditoriale e politico dell’hinterland a sud di Milano.
Arrestato insieme a Michele Iannuzzi, consigliere del Pdl a Trezzano sul Naviglio, Butturini si trova da allora rinchiuso nel carcere di San Vittore.

È stato interrogato una sola volta, ha respinto tutte le accuse relative agli appalti della Tasm e ha fatto muro anche di fronte al secondo filone di accuse: quello che lo vede accusato di corruzione in concorso con sua moglie Liana Scundi per le licenze edilizie del comune guidato da quest’ultima.

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