Gli esami sono finiti. Gli ispettori del Bureau international des exposition hanno messo sotto torchio per 5 giorni chi - politici, tecnici, manager, operatori sociali - sostiene che Milano ha le carte in regola per ospitare lExpo 2015. Ieri sera sono volati a Parigi, ora scriveranno una pagella da consegnare ai 110 Paesi membri del Bie che il 31 marzo premieranno Milano o Smirne. «È una sfida che si conduce in spirito di amicizia, con il massimo fair play», se Milano avrà la meglio «i turchi saranno i nostri ospiti più cari», ci ha tenuto a precisare il ministro degli Esteri Massimo DAlema, che ieri alla Farnesina ha incontrato la delegazione del Bie e il sindaco Letizia Moratti. Dopo le rassicurazioni milanesi, anche da Roma gli ispettori hanno avuto conferma che la candidatura «è sostenuta da una volontà bipartisan - ha spiegato DAlema -, gli impegni sono quelli di un Paese e non solo di un governo». Una gara, quella per lExpo, che mette daccordo anche Confindustria e sindacati. Ieri entrambe le parti, in momenti diversi, hanno garantito al Bie la massima collaborazione con le istituzioni. «LItalia dà spesso di sé limmagine di un Paese diviso, è significativo che sullExpo tutto il Paese si stia muovendo in maniera unita e compatta - ha sottolineato il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo -. Quando ciò accade, lItalia vince».
Sullaltro fronte: dopo la firma di un accordo a livello locale lo scorso 25 luglio, ieri anche i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, hanno confermato al sindaco Moratti - e davanti ai membri del Bie - limpegno a siglare la stessa intesa che ha evitato al Giubileo e alle Olimpiadi invernali di Torino il rischio di scioperi. «Cè limpegno dei sindacati - conferma la Moratti - a mettere in atto misure per consentire di non avere scioperi». Tra le misure che verrebbero previste dai sindacati per lExpo cè anche «limpegno importante per la formazione e la ricollocazione delle figure professionali impegnate per levento». Dopo Milano, anche nella capitale la Moratti ha fatto il pieno di complimenti da parte degli ispettori, e si è detta «orgogliosa, come milanese, di aver presentato un progetto condiviso dal governo e da tutta lItalia. Spero che lExpo possa diventare un simbolo per il nostro Paese». Il presidente del Comitato esecutivo Bie Carmen Sylvain ha riconfermato che quello di Milano è «un progetto di alta qualità e che trova un ampio consenso politico».
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