L’Expo raccontato ai bambini, a scuola arriva il libro sul 2015

I protagonisti del libro sono Edi il raggio di sole, Xilla il germoglio, Pillo la zolla di terra e Obi una goccia d’Acqua. E poi c’è «Vitruviello», un uomo di Vitruvio leonardesco in forma di cartone animato. Diciotto bambini hanno inaugurato la generazione Expo: l’amministratore delegato di Expo 2015 spa, Lucio Stanca ha consegnato, presso la sede di rappresentanza della società a Palazzo Reale, un libriccino curato da Andrea Radic, Massimiliano Perri e Giulia Crivellini della direzione Comunicazione e Relazioni esterne di Expo per spiegare a grandi linee la storia di Expo e il tema di Milano 2015. Il simpatico volumetto, ha spiegato Stanca, nasce come primo passo per entrare in contatto con scuole, studenti e famiglie, il cui coinvolgimento è di «fondamentale importanza per la riuscita» dell'evento.
La pubblicazione sarà consegnata ai 179.905 alunni delle scuole primarie di Milano e Provincia entro fine gennaio 2010, poi la distribuzione sarà estesa agli istituti scolastici di tutta la Regione. «Voi siete quella che noi chiamiamo generazione Expo. Con Expo noi vogliamo creare e diffondere cultura; il sapere relativo ai grandi temi dell'umanità e la nutrizione è molto importante», ha spiegato Stanca ai piccoli studenti impegnatissimi a prendere appunti. I diciotto bambini, provenienti dalla scuola San Carlo, sono stati individuati dall’ufficio scolastico in base a un orario compatibile con le lezioni.
Accompagnati dagli insegnanti, hanno anche rivolto alcune domande a Stanca: chi ha inventato Expo, come è nata, dove è stata fatta finora e quale tema avrà l’esposizione di Milano nel 2015. Domande che trovano risposta nel libretto che i bambini hanno potuto sfogliare in anteprima. «Uno degli obiettivi di Expo - ha spiegato il professor Michele Carruba, uno dei componenti del comitato scientifico di Expo - è aiutare a diffondere una cultura dell'alimentazione. Nel pianeta ci sono un miliardo di persone che muoiono di fame un miliardo che muoiono o si ammalano per eccesso di cibo. L'energia del pianeta è dunque sufficiente, ma è mal distribuita. Dobbiamo imparare il valore del cibo, siamo quello che mangiamo».


Anche Giuseppe Colosio, direttore dell'ufficio regionale scolastico della Lombardia, ha sottolineato l'importanza dell'alimentazione e la rilevanza «di questa iniziativa: coinvolgere i giovani in questo progetto darà sicuramente i frutti sperati». «Quello dell'Expo sarà un evento soprattutto culturale - ha chiosato Stanca -. Diffonderemo cultura su un tema che coinvolge tutti».

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