L’imam terrorista non torna in città De Corato: «Bene, è cattivo maestro»

Non tornerà in viale Jenner Abu Imad, l’ex imam dell’istituto culturale islamico finito in carcere dopo la condanna per terrorismo. L’asilo politico concesso al «sacerdote» dei musulmani milanesi infatti è stato revocato ieri per decisione della Commissione nazionale per il diritto d’asilo. «Plaudo alla decisione della commissione, che era l’unica sensata - commenta il vicesindaco Riccardo De Corato - Perché è assurdo che un soggetto pericoloso come l’ex imam di viale Jenner condannato dopo tre gradi di giudizio per attività di sostegno al terrorismo della jihad venga premiato col diritto d’asilo. Un’autentica beffa». «Dobbiamo paradossalmente ringraziare - aggiunge De Corato - non la nostra intelligence ma la stampa araba, che ha portato a galla la vicenda, se oggi siamo arrivati più rapidamente a questa conclusione. Ovvero a quell’espulsione che ho sempre chiesto per la sicurezza di Milano e del nostro Paese».
De Corato, che è anche parlamentare del Pdl, dunque vuol andare fino in fondo alla vicenda. Vederci chiaro: «Come mai - chiede - dopo la sentenza della Cassazione del 29 aprile scorso, che ha confermato la condanna di Abu Imad a 3 anni e otto mesi, la commissione nazionale si sia radunata solo a distanza di un mese». «Mi auguro che la decisione, a sole 24 ore dalla notizia diffusa dalla stampa araba, sia una pura coincidenza. Nessuna polemica, ma è utile far piena luce sull’intera vicenda».

Le domande saranno oggetto di una interrogazione parlamentare. «Il centro di viale Jenner - ricorda De Corato - è stato uno dei maggiori crocevia del fondamentalismo islamico anche a causa dei tanti “cattivi maestri” che sono passati da quelle parti».

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