Cronache

L’inceneritore non deve avere un colore politico

Egregio dottor Lussana, chi le scrive è un gruppo di abitanti di Sestri Ponente, che dopo aver letto questa mattina il Giornale si è abbastanza indignata del resoconto all’Audizione di ieri tenuta nella Sala Rossa del Comune a Tursi, descritto dal giornalista Francesco Gambaro. Molti di noi hanno partecipato ieri mattina ma con rammarico non hanno trovato traccia di una vera informazione dei fatti e delle prese di posizione dei rappresentanti dei vari partiti. Se i nostri voti non andassero alla Cdl non leggeremmo il Giornale, ma ci stupiamo del vostro resoconto.
Il neretto e grassetto del titolo è come se dicesse che le informazioni e le conoscenze del dottor Montanari sono superflue e secondarie, e che tutto sommato la decisione di attuare l’inceneritore a Scarpino è cosa scontata e voluta anche dalla Cdl.
Perché non riportare l’intelligente proposta del Consigliere Guido Grillo, che prendendo spunto da una serie di dati del Ministro della Salute Turco e conosciuti dal Ministro dell’Ambiente Pecoraio Scanio, proponeva di acquisirli agli atti come base di partenza per il dibattito che si terrà il 27 luglio in Consiglio Comunale?
Perché i giornalisti del suo giornale non hanno intervistato il consigliere di Forza Italia, appunto Grillo, affinché i lettori del Giornale potessero avere un’informazione puntuale e corretta?
E ancora, perché non riportare correttamente la risposta del dottor Montanari in contrapposizione a quanto affermato dal dottor Daniele Grechi dirigente dell’Arpat? Se ben ricordiamo Montanari ha detto che i dati analizzati da Grechi, non erano compatibili e quindi non affidabili per una contrapposizione corretta da un punto di vista scientifico.
Di questo passo con queste posizioni del suo giornale, i voti per la Casa della Libertà, temo saranno in diminuzione.
Cordiali saluti e grazie per l’attenzione
Gaetano Bruno
Gentilissimo signor Bruno, prima di tutto ci tengo a dirle che Francesco Gambaro è uno dei nostri più validi collaboratori in assoluto. Oltre a essere un giovane molto serio e, le assicuro, anche ben preparato. C’è poi da sottolineare l’aspetto tecnico della questione, e cioè il resoconto giornalistico. Quando si scrive un articolo su un qualche avvenimento, per forza di cose bisogna sintetizzare e fare una cernita degli argomenti trattati. Non c’è mai lo spazio per accontentare tutti e da qui le sue osservazioni. Per quanto riguarda le tesi del dottor Montanari, sono state da noi ampiamente trattate in altre occasioni, mentre quella era la prima volta che venivano menzionate quelle del dottor Grechi. Mi rendo conto, però, che a lei interessavano più le prime che le seconde, ma ritengo che si dovesse far sentire anche la voce controcorrente.
Per quanto riguarda l’aspetto politico, la invito a pensarci meglio. L’inceneritore non è e non deve essere un tema su cui bisogna dibattere in base a questo o a quell’orientamento politico. Stiamo parlando di un impianto ideato per smaltire rifiuti urbani e, quindi, eliminare un enorme inconveniente tipico di tutte le comunità. Il problema, caso mai, è che questa struttura non deve essere assolutamente inquinante. È quindi l’aspetto tecnico-sanitario quello che deve fare testo, a prescindere da qualunque colore politico. Se gli esperti del ramo ci assicurano che l’inceneritore funziona e non fa ammalare la gente, allora ben venga. Se, prove alla mano, fosse vero il contrario, allora se ne dovrebbero trarre le dovute conclusioni. Insomma, è necessario che le opinioni siano autorevoli e tutte devono comunque essere ascoltate.

Poi si decide.
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