Si allarga il «fronte del no» al trasferimento del Palazzo di Giustizia da corso di Porta Vittoria alla zona di Porto di Mare, dove dovrebbe sorgere una «Cittadella giudiziaria» comprendente anche un nuovo carcere. Ieri nellaula magna del «vecchio» tribunale si sono ritrovati i numerosi addetti ai lavori che si oppongo al trasloco. A guidare la protesta, il giudice Angelo Mambriani. Secondo Mambriani, le carenze di spazio allinterno dellattuale Palazzo sono destinate ad essere in gran parte risolte con linformatizzazione degli archivi e con la costruzione di un nuovo stabile in via San Barnaba, mentre lidea di traslocare a Porto di Mare «avrebbe un chiaro significato culturale e simbolico, la marginalizzazione della giustizia, che va dove conviene alla speculazione edilizia», con evidente riferimento al vicino cantiere di Santa Giulia.
Contrario anche il presidente dellordine degli avvocati, Paolo Giuggioli, che pure era stato inizialmente tra i sostenitori del trasloco.
Lincontro Pm e avvocati contrari al trasloco del palazzo di giustizia
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