L’indiana Mahindra guarda a Termini

Si stringono i tempi sul destino dell’area Fiat di Termini Imerese. Il verdetto dell’advisor Invitalia, ovvero i nomi delle società che dal 2012 andranno a occupare il polo industriale siciliano, è atteso entro il 30 novembre. Il plurale è d’obbligo in quanto prende sempre più corpo la possibilità dello spezzatino: in pratica, potrebbero anche essere accontentati tutti i cinque candidati, visto che dal bando internazionale non sarebbero pervenute all’advisor offerte interessanti. Se ne saprà di più il 15 settembre quando Invitalia ufficializzerà la short list.
La lista dei candidati è composta da Cape Natixis (Simone Cimino), de Tomaso (Gianmario Rossignolo) e Map Engeneering (stampi), tutte focalizzate sull’automotive; Ciccolella (serre fotovoltaiche); Einstein Multimedia (produzioni televisive).
Ma la novità emersa in queste ore, e per la quale una risposta potrebbe arrivare nelle prossime settimane, riguarda l’interessamento del colosso indiano Mahindra&Mahindra all’area Fiat. Il gruppo guidato da Pawan Goenka, infatti, ha da poco acquisito la società Reva, che è già in cordata con Cape Natixis per realizzare alle porte di Palermo auto elettriche a ricarica solare con relative infrastrutture.
E proprio per presentare a Mahindra&Mahindra il progetto «Sunny car», che trasformerebbe la Sicilia nel primo laboratorio europeo di mobilità solare fondato sull’auto elettrica, l’imprenditore Cimino è volato nei giorni scorsi a Mumbay. Gli indiani, però, potrebbero non accontentarsi di sostenere solo il piano di Cimino. Al vaglio di Goenka, da quanto si apprende, ci sarebbe anche l’ipotesi di fare di Termini Imerese una sorta di hub europeo dove produrre i futuri Suv e pick-up della casa indiana. È una decisione non facile che, però, potrebbe essere agevolata dalla presenza in Italia del quartier generale europeo di Mahindra&Mahindra il cui amministratore delegato è Angelo Antonio Molfetta. Quest’ultimo partirà alla volta di Mumbay proprio oggi per incontrarsi con i vertici della casa madre con un’agenda ricca di annotazioni, a partire dallo stato dell’arte delle trattativa per l’acquisizione della coreana Ssangyong, operazione che proietterebbe il gruppo asiatico in una dimensione più globale.
Molfetta, nel suo ruolo di responsabile europeo di Mahindra&Mahindra, farà anche il punto sugli eventuali piani italiani del gruppo e, in particolare, sul progetto «Sunny car» di Cape Natixis.
«Il top manager indiano Goenka - spiega Cimino al Giornale - ha espresso parole di forte sostegno all’iniziativa, ritenendo la stessa un progetto di grande sviluppo per il territorio siciliano anche nel contesto di un potenziale subentro da parte di Cape Rev nello stabilimento di Termini Imerese».

Cape Rev è la società che lo scorso gennaio ha presentato al ministero dello Sviluppo economico, e quindi a Invitalia, una proposta incentrata su tre soggetti (automobili, infrastruttura di ricarica, ricerca per batterie e soluzioni di mobilità) per fare della Sicilia il polo continentale di un nuovo concetto «verde» di mobilità.

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