Matthias Pfaender
Passato lindulto, la situazione allinterno delle carceri milanesi rimane problematica. Nonostante migliaia di persone siano tornate in libertà, il numero dei detenuti delle case circondariali di Bollate, Opera e San Vittore rimane al di sopra del limite regolamentare. È quanto emerge dai dati forniti dal Provveditorato regionale per lamministrazione degli istituti di pena della Lombardia, che ha indicato in 5778 i detenuti che al 17 agosto si trovano allinterno delle prigioni della regione, quando il numero massimo di detenuti per queste strutture, calcolato sulla base della capienza degli edifici, è di 5643.
Da sottolineare che il numero indicato dallamministrazione penitenziaria come soglia di tollerabilità è di 8467. Lindulto ha certamente dato una boccata dossigeno alle congestionate carceri milanesi, ma lemergenza affollamento rischia di ripresentarsi quanto prima, qualora non venissero adottati provvedimenti adeguati.
Emblematico il caso del maggiore istituto di pena della città, San Vittore: qui, a fronte di una capienza regolamentare di 1015 detenuti, il numero delle persone ospitate nelle celle ammonta a 1199. Condizione ben lontana dalla soglia di tollerabilità - 1302 unità - ma comunque al di sopra della norma.
«Questi dati vanno valutati positivamente - ha commentato Luigi Pagano, direttore del Provveditorato -.
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