L’Inter pensa al futuro. Paolillo: «Balotelli? Se vendiamo qualcuno...»

nostro inviato ad Appiano Gentile

L’ambiente è frizzante, Andrea Stramaccioni ha confidato il patto col presidente, e all’Inter sembra che la prossima stagione sia già iniziata. Leonardo, Eto’o, Balotelli, Maicon, Kolarov, Destro, Chivu, Isla, Sneijder, piste vecchie di cui si torna a parlare in mancanza di seri indizi. Leonardo torna a Milano ad abitare, ufficiale, all’Inter quasi impossibile. Dopo un’accoglienza da sceicco non si è lasciato benissimo andando da uno sceicco vero. Moratti non potrebbe fare altro che offrirgli quanto proposto un anno fa, oltre c’è una barriera di cui è noto il doganiere. Dalla Romania smentiscono Cristian Chivu al Napoli, lui avrebbe confidato che l’Ajax gli è rimasto nel cuore, oggi gioca nuovamente centrale a Udine ma ha il contratto in scadenza e non si parla di rinnovo. Douglas Maicon ha disdetto l’affitto del suo appartamento dalle parti di corso Vercelli, notizia straconfermata, lo lascia a giugno e non ci sono segnali su una eventuale nuova residenza in città. Ma un trentenne con un ottimo ingaggio ha poche destinazioni oltre all’Inter e se aggiusta un paio di cosette resta il migliore nel ruolo. Mattia Destro pare non piaccia alla curva che non è vero conti zero.
Samuel Eto’o a giorni alterni si lamenta, adesso se l’è presa con i prati russi che non lo fanno più segnare, ultimo gol il 27 novembre. Kolarov del City non interessa, Marco Branca si è fatto in quattro per smentire qualunque notizia al riguardo. Wesley Sneijder sta lavorando come un fabbro per tornare a disposizione per la volata finale, parola di Stramaccioni. In Russia scrivono che a dicembre era già fatta con lo Zenit, è stato l’olandese a decidere di non lasciare l’Inter in un momento delicato, ma ora l’assegno da 25 milioni è tornato a girare. Anche se i russi non precisano se sono all comprensive, o solo l’offerta a Massimo Moratti. Di Balotelli ha parlato l’Ad Ernesto Paolillo: «Certo che può tornare. A condizione che per ogni spesa ci sia un’entrata equivalente». Giovani di prospettiva, questo è il progetto, anche se proprio ieri Andrea Stramaccioni ha tirato una bella riga sui baby nerazzurri: «Il salto fra Primavera e prima squadra è geneticamente importante. I giocatori che riescono ad affermarsi immediatamente sono delle eccezioni che confermano la regola, come Balotelli qui nell’Inter.

E solo a parità di valore si guarda la carta d’identità». Mercato da indovinare.
E il patto con Moratti? Se entra in Champions resta? Andrea rivela: «Mi ha detto che in genere l’Inter gioca per vincere, mi ha chiesto solo questo, di vincere».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica