Lappuntamento è tradizionalmente legato alla Festa della mamma. Per non dimenticare questa bella ricorrenza un suggerimento ai bambini (e soprattutto ai papà che li finanziano). Regalate alla vostra mamma unazalea per aiutare la ricerca sui tumori femminili. Potete trovarle un po dappertutto. Disseminate in 3.500 piazze dItalia sui banchetti gestiti da 20mila volontari dellAirc, lAssociazione italiana per la ricerca sul cancro. Un vaso costa 15 euro e se saranno acquistate tutte le 650mila piantine si raccoglieranno quasi 10 milioni.
Ma perché bisogna comprare lAzalea della ricerca? A chi vanno questi soldi e che risultati ha ottenuto la scienza contro il male del secolo? «Solo attraverso la ricerca si ottengono dei risultati tangibili nella lotta contro i tumori - spiega Alberto Luini, direttore della divisione di senologia dellIstituto europeo di oncologia - e sono stati fatti enormi progressi soprattutto negli ultimi ventanni». Prendiamo il tumore al seno. Il prossimo obiettivo è quello di asportare e curare le donne anche in day hospital. «Oggi un tumore piccolo, non palpabile, in poco più di unora viene asportato - aggiunge lesperto -. Alla donna non vengono più asportati, nell80% dei casi, i linfonodi ascellari come si faceva un tempo e in aggiunta si effettua la radioterapia intraoperatoria». In poche parole, il tumore al seno diventa una malattia curabile come tante e le donne che ne sono colpite sopportano meglio la menomazione perché le operazioni non sono più invasive. Inoltre la radioterapia durante lintervento evita alla paziente sei settimane di cure aggiuntive. Insomma, grazie allAirc se nè fatta di strada in tema di tumori alla mammella. «Le ricerche generali generano altre ricerche e si migliora sempre più. Finora cè stato un consolidamento della terapia conservativa ma stiamo andando oltre perché vogliamo risparmiare la mammella e garantirle anche un aspetto estetico sano. Non a caso, negli ultimi dieci anni, la chirurgia plastica e oncologica lavorano insieme». I progressi sono confermati dalle cifre. «Grazie allo sviluppo della diagnostica precoce, le lesioni non palpabili sono rilevabili nel 50% dei casi rispetto al 10% di ventanni fa». E in solo trentanni la guaribilità media dei tumori è più che raddoppiata e per alcune forme soprattutto per il cancro al seno i tassi di guarigione sono saliti all80-90%.
In netto calo la mortalità per il tumore al seno: 23,3 donne ogni centomila. Numeri che, secondo lAssociazione italiana registro tumori, hanno toccato il livello più basso da 40 anni. E uno studio effettuato allo Ieo offre dati ancora più ottimistici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.