L’intervento Ruby, la sceneggiata pagata dagli italiani

Il quartiere ha sentenziato: «Il signor B del quarto piano è uno sciupafemmine». La voce gira per le strade e si spande, come i caratteristici panni stesi al sole, da donna Concetta all’illustre don Armando: la diceria corre per tutta la città. Ecco la sceneggiata napoletana, in salsa milanese, servita al gentil pubblico e a chi vuol star a sentire. Peccato che quel certo signor B sia il nostro presidente del Consiglio, il piccolo quartiere la nostra Italia e la città è il mondo intero. A fare la spiata (come usano dire a Napoli) non è stata però una vivace popolana quale una donna Amalia o donna Teresina. La pettegola di turno è nostra solerte magistratura che non avendo altro di cui occuparsi (del resto l’Italia è il Paese di bengodi) si mette a spiare dal buco della serratura: un voyeurismo da Pierino nella più classica commediuccia stile anni Settanta.
Una magistratura che dispiega numerosi uomini e ingentissime risorse per ascoltare le conversazioni di alcune ragazzine che giocano a farsi belle con le amiche e con gli amichetti. La coincidenza (perché di coincidenza si sarà trattato) che la notifica al premier sia giunta poche ore dopo la sentenza della Corte costituzionale è anch’essa molto curiosa. Potremmo dire che Berlusconi sia stato molto disinvolto nelle sue frequentazioni, meglio avrebbe fatto a usare tutti i potenti mezzi a sua disposizione (compresi i servizi di intelligence) per secretare le sue feste variegate. Così probabilmente si sarebbe comportato qualcuno che avrebbe molto da nascondere.
Possibile che a nessuno venga in mente che forse non c’era proprio nulla da tener celato? Si legge poi di decine di ragazze che durante la stessa serata ricevevano buste con danaro o regali. Se ne deduce quindi, se davvero questi regali sono serviti per ripagare un certo tipo di prestazione, che il nostro signor B abbia avuto rapporti nella stessa sera con tante e tante ragazze. Non sarò certo io a voler smentire la cosa, né del resto ne ho la possibilità, ma se mi raccontassero che un ragazzino possa riuscire nell’impresa di sostenere certi ritmi ne resterei basita: figurarsi di un giovane attempato come il signor B. «La bugia corre assai ma campa poco», scriveva il grande Eduardo in una sua poesia. Certamente sarà così.


Alla fine della sceneggiata festeggeremo tutti alla napoletana con babà e sfogliatelle: offre donna Magistratura. Peccato che prima, alla cassa, passi a pagare il popolo italiano. Sperando che almeno il gentil pubblico abbia avuto la «capa fresca» di godersi questo magnifico spettacolo.
*Senatrice Pdl

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