«Ho sperato fino alla sera della vigilia di poter lavorare anche il giorno di Natale, per cercare di dare un aspetto migliore alla città ma, non è stato possibile: i tre Stir di Napoli, il 25 dicembre sono rimasti chiusi».
Il generale dell'Esercito Antonio Monaco è il capo dell'Unità operativa della Protezione civile che ha il compito di guidare la task force «Genio» mobilitata dal presidente del Consiglio per ripulire Napoli dalla spazzatura. Ieri, Monaco ha guidato i militari alla pulizia di tre importanti arterie cittadine: una cinquantina di tonnellate di monnezza in meno, per decine di migliaia di napoletani che vivono in Centro e in periferia.
Generale Monaco la popolazione vi ha ringraziato e applaudito per avere svolto un compito che non vi appartiene: i soldati come accolgono questo ruolo?
«Siamo unistituzione, sempre al servizio del cittadino, con qualunque tipo di incarico. La gente ci ha dato la sua solidarietà per avere lavorato in un giorno festivo come Santo Stefano ma, ormai da un mese collaboriamo con le istituzioni locali, in una decina di centri a nord di Napoli, che maggiormente soffrono per la crisi dei rifiuti».
Per quale motivo ieri avete operato in quelle tre zone e non altrove?
«Per ragioni di spazio. Non disponendo degli autocompattatori, i nostri ragazzi operano in terna: un camion, un bobcat e un escavatore.
E oggi, dove sarete?
«Torneremo in provincia, a Casavatore, a Giugliano, dove ci sono le situazioni di maggiore sofferenza».
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