L’INTERVISTA ENRICO GELPI (ACI)

Blocco del traffico più inquinante, Ecopass per entra nel centro di Milano, misure per incoraggiare la sostituzione delle vecchie auto. Ne abbiamo parlato con Enrico Gelpi, presidente dell’Aci.
Presidente, ripartono in Lombardia i blocchi del traffico per i veicoli più inquinanti. Da quest’anno la lista include anche gli euro 2 diesel. Lei crede sia una strategia vincente per ridurre l'inquinamento?
«Sulla base delle nostre ricerche, riteniamo siano poco incisivi sull’inquinamento e inoltre creano gravi disagi di spostamento soprattutto per le persone meno abbienti. Il provvedimento riguarda anche i mezzi commerciali e questo crea un grave pregiudizio per gli artigiani che già sono in difficoltà economica e non hanno la possibilità di acquistare mezzi nuovi. Manca il vantaggio costi benefici. Va però riconosciuto che la Regione Lombardia è la sola ad affrontare il problema in modo sistematico, al di là delle quattro ruote».
A gennaio 2008 Milano ha acceso le telecamere Ecopass. Dovevano essere bloccati anche gli Euro 4 diesel senza filtro antiparticolato ma invece oggi possono ancora entrare gratis. Un errore? Due pesi due misure?
«Mi sembra che anche a Milano i risultati Ecopass per l'inquinamento siano stati scadenti ma il risultato forte è stata la riduzione del traffico ma dato che si chiama Ecopass non ha dimostrato efficacia decisiva».
La Regione ha stanziato 25 milioni di euro di incentivi per la sostituzione con auto meno inquinanti. E la trasformazione di vecchi motori con impianti a metano e gpl. È giusto incentivare entrambe le cose?
«Si, sono interventi diversi e di consistenza economica diversa ma vanno entrambi nella giusta direzione».
Il Pirellone ha appena stanziato più soldi per incrementare i contributi. Gli incentivi andrebbero ancora aumentati?
«Noi chiediamo che vengano prorogati e legati non solo per le vetture che hanno bassi consumi e basse emissioni ma anche quelle dotate di accessori di sicurezza attiva e passiva come l’Esp.

Gli incentivi devono essere vantaggiosi per l’intera collettività, auto meno inquinanti, che consumano meno ma anche più sicure».
Sta crescendo una coscienza ecologica negli automobilisti italiani?
«Si, di questo sono sicuro. Risulta dal nostro rapporto 2009 presentato con il Censis. La sensibilità è sicuramente maggiore».

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