Sveglia alle sei, poi in marcia fino a mezzo giorno. Pranzo al sacco con panini e frutta, poi ancora gambe in spalla verso la meta. Si riflette e si prega, certamente, questanno pensando a San Paolo di cui ricorrono i due mila anni dalla predicazione, ma soprattutto si parla, si medita e si incontra la gente: è questa la doppia fatica di 34 coraggiosi del Masci, Movimento adulti scout cattolici italiani, che oltre a camminare per circa sei ore ogni giorno, fanno da «apripista» ad una moderna forma di pellegrinaggio cui punta il progetto Ad Limina Petri
Luciano Pisoni, lei come responsabile nazionale è una sorta di novello Sigerico che nel 990 d.C. scrisse il primo diario di bordo della Francigena.
«Ci piacerebbe che fosse così: il percorso è approvato dal Ministero con varianti indispensabili dato che son trascorsi mille anni»
Che cosa fate per migliorare il percorso?
«Incontrando le autorità locali e religiose cerchiamo soluzioni per migliorare laccoglienza dei pellegrini»
Ma vi portate tutto sulle spalle? Sarà questo lo spauracchio più grande per un pellegrino moderno...
«No, ci precede un mezzo che trasporta vettovaglie. Questo pellegrinaggio è adatto e aperto a tutti»
Quando arriverete a Roma?
«Viaggiando solo destate, nel 2012.
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