Attrice, regista, doppiatrice e scrittrice, nel suo libro, Mascalzoni Latini, Simona Izzo tratta proprio il tema degli uomini coinvolti da chat e realtà virtuale. E ammette di essere un po gelosa delle ore passate online dal marito Ricky Tognazzi.
Suo marito la trascura per colpa del web?
«Non mi sento trascurata, non del tutto, cioè. Ma se Ricky è a casa non significa che ci sia davvero. Intendo dire che quando si connette a Internet, si sconnette da tutto il resto, me inclusa».
E lo fa spesso?
«Per i miei gusti troppo. Mi chiedo cosa faccia tutto quel tempo attaccato al computer. Di certo non lavora e basta. Spero che non faccia come quei chattatori incalliti che navigano in rete in cerca di una sirena seducente».
Uomini e pc: un binomio che non le piace...
«Non capisco perché chattino tanto con conoscenti o pseudo tali al posto di chiacchierare con chi è a due metri di distanza. Eppure sono in molti».
Non digerisce la chat. Ma la usa?
«A volte. Anchio uso Internet, sono su Facebook, dove ho ben 5.000 contatti. Ma come tutte le donne, ne faccio un uso moderato e più sociale rispetto agli uomini. Loro sono narcisi e mascalzoni di natura!».
Moderato, sociale: cosa intende?
«Alle donne piacciono i social network, i forum, i siti dove confrontarsi. Ma possono farne a meno. Per me 15 giorni senza web non sono un problema, anzi, sono utili: almeno non rischio di cadere nella trappola di eBay e del sito di Victorias Secret. Se penso alle spese folli che faccio...».
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