L’INTERVISTA MARCO DELLA NOCE

Marco della Noce, milanesi e romani trascorrono ogni anno oltre 500 ore bloccati negli ingorghi. Cosa ne dice il «capomeccanico» della Ferrari a «Zelig»?
«Terribile! Anche noi che frequentiamo la pista conosciamo bene i tempi infiniti del traffico... Quando c'era la coppia Sochmacher-Barricchello il brasiliano arrivava sempre ultimo e dovevamo aspettarlo per ore: tagliava il traguardo talmente tardi che ormai la pista era aperta, piena di macchine e affollata. E lui ci rimaneva imbottigliato...».
E lo sa che i ritardi in auto ci costano circa 40 miliardi?
«È una cifra enorme! Perché tra colleghi di ufficio che abitano vicini non ci si mette d'accordo? Un'auto in quattro, anziché un'auto a testa, un viaggio intelligente per combattere le code. E si fanno anche due chiacchiere».
Lei come reagisce intrappolato nel traffico? C'è chi si mette a piangere per la disperazione...
«Ho trovato un libro che insegna la meditazione alla guida: così quando sono bloccato ne approfitto per pensare un po' allo spirito. E poi io sono fortunato: se ho fretta, faccio una telefonata a Montezemolo e mi manda un elicottero, chiamo Briatore e arriva il sommergibile».
Dietro i tamponamenti c'è spesso il gentil sesso. E si dice: «Donna al volante pericolo costante»...
«Beh, anche tra loro ce ne sono anche di molto capaci, alcune sono eccellenti pilote di rally: il problema è che nel traffico troviamo i rimasugli.

E poi lo sa che ormai siamo aperti anche a una terza guida? La guida luxuria: sono quelli con il volante rivestito in pizzo».
Un consiglio agli automobilisti stressati.
«Se proprio dovete usare la macchina, evitate i cd effetto rave party. Meglio la musica new age, che favorisce il rilassamento: arrabbiarsi cosa serve? Sorridiamo!».

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