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L’INTERVISTA MASSIMO MEZZAROMA

Massimo Mezzaroma, presidente del Siena, la sua squadra è l’ultimo ostacolo allo scudetto dell’Inter.
«Il mondo ci osserva, ho chiesto ai miei calciatori di giocare con professionalità e serietà come abbiamo fatto nelle ultime partite. Sarà una partita da tripla e inevitabilmente, ma forse dirò una banalità, legata a doppio filo con quella di Verona».
Dica la verità, a Roma le chiedono di fermare i nerazzurri?
«In realtà mi chiedono tutto e il contrario di tutto. Qualcuno mi ha anche detto, in tono scherzoso ma nemmeno più di tanto: “Non batterai mica l’Inter?”».
Però non le dispiacerebbe farlo, viste le sue simpatie giallorosse...
«Ho la Roma nel cuore ma la mia è una passione giovanile. Essendo romano, c’è più che altro orgoglio nel vedere la squadra della mia città lottare per il titolo. E poi, al di là di tutto, fermare l’Inter significherebbe che il Siena avrebbe fatto una grandissima prestazione. E questa è la cosa che mi interessa di più».
Insomma, nessun premio alla squadra per battere l’Inter...
«L’unico premio pattuito, per altro a gennaio, era quello salvezza, regolarmente comunicato alla Lega calcio. Ora non esiste più, perché purtroppo siamo retrocessi».
Ma lei ha pensato a cosa succederebbe se facesse un regalo alla Roma?
«Ci pensa abbastanza la città di Roma, io sono più concentrato sulla costruzione della squadra per l’anno prossimo. Oggi presenteremo il nuovo ds Perinetti».
L’Inter ha vinto due scudetti a Siena negli ultimi 4 anni...
«Un fatto solo incidentale e casuale, una squadra di tale valore avrebbe potuto vincere ovunque».
Che idea si è fatto di Mourinho? Lei ha detto che non avrebbe deferito il portoghese per le ultime frasi provocatorie.
«Non lo conosco personalmente. Dico soltanto che ha vinto in più campionati, che sa motivare i suoi giocatori meglio di altri allenatori e che è un gran comunicatore».
Chi preferisce tra lui e Ranieri?
«I giudizi tecnici li lascio a gente più esperta. Dal punto di vista umano sono profondamente diversi, due immagini opposte. Certo, dal punto di vista dell’indole e della vis polemica, sembra più romano Mourinho che Ranieri, anche se l’allenatore giallorosso esprime un diverso modello di romanità che a me piace molto».
Un pronostico per domenica?
«Ripeto, sarà una partita da tripla.

Non mi sbilancio».

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