L’invasione di banconote false: "occhio" ai 20 euro sono i più taroccati

Allarme della Banca d'Italia. Nel 2008 sequestrati 142.266 biglietti: il 18,6 in più rispetto all’anno precedente. Ma non ci avevano detto che la moneta europea è "impossibile" da contraffare? Gli esperti: tra i pezzi meglio riprodotti anche quelli da 50 e 100

L’invasione di banconote 
false: "occhio" ai 20 euro 
sono i più taroccati

«La banda degli onesti» funziona a pieno ritmo. Gli eredi del tipografo Lo Turco (Peppino De Filippo), del portiere Antonio Buonocore (Totò) e del pittore Cardone (Giacomo Furia) stanno interpretando un film molto meno divertente, ma assai più redditizio.
L’allarme viene dalla Banca d’Italia che, nella sua ultima relazione al Parlamento, mette tutti in guardia: «Nel nostro Paese circolano sempre di più banconote false». Ma, ai tempi dell’introduzione dell’euro, non ci avevano ripetuto la tiritera che «le nuove banconote europee saranno impossibili da falsificare»? Evidentemente, «impossibile», è una parola grossa. La verità è che, per i primi anni, i membri della banda dei (dis)onesti sono stati buoni: hanno studiato, si sono documentati, hanno seguito corsi di specializzazione. E oggi si sono laureati in «Eurofalsificazioni», con tanto di tesi su «Il biglietto da 20 euro perfettamente taroccato», che infatti - precisa la Banca d’Italia - «si conferma il taglio più contraffatto». Ma anche sulle banconote di taglio superiore incombe l’incubo-contraffazione.
Del resto, il fenomeno non è nuovo di Zecca. Da quando il danaro ha preso il posto del baratto, assistiamo all’eterna gara di velocità (e abilità) tra i tecnici delle Banche Centrali e i falsari: un Gran Prix corso sul filo della filigrana che ha conosciuto nel tempo alterne vicende, costringendo a volte le autorità stesse a mettere fuori corso un «modello» troppo ben falsificata.
Lo scorso anno le banconote riconosciute false sono state 142.260: +18,6% rispetto al 2007 (119.917); come detto, i più falsificati sono i biglietti da 20 euro, che solo nei primi tre mesi di quest’anno sono risultati quasi due terzi del totale dei falsi. L’incremento delle contraffazioni registrato in Italia è in linea con quanto avvenuto nel resto d’Europa: lo scorso anno nei Paesi che avevano già adottato l’euro come valuta a corso legale i biglietti riconosciuti falsi sono aumentati del 18,7% (a 660mila unità).
Mal comune, mezzo gaudio? Qui c’è poco da consolarsi. E anche da offendersi. Certo, sborsare al supermercato fior di euro e poi subire dalla casiera anche l’«onta» della verifica sulle banconote, non sarà il massimo della fiducia verso i clienti, ma il «controllo» è necessario.
Il rapporto della Banca d’Italia ci mette la pulce nell’orecchio, ma anche nel portafoglio: «Con il 46% del totale, il taglio da 20 euro è stato il più falsificato in Italia (e questo, ormai, dovrebbero averlo afferrato anche i più duri di comprendonio ndr), seguito dal biglietto da 100 (28%): in Europa, invece, le banconote da 20 euro contraffatte sono il 39% del totale seguite dai tagli da 50 euro (35%). Questo andamento è confermato nel primo trimestre del 2009: la banconota da 20 euro rimane in Italia il taglio più falsificato (60%), seguito dai 100 euro (21%) e dai 50 euro (18%)».
Nell’Eurozona (vale a dire le nazioni che hanno adottato l’euro come sistema monetario) i tagli da 20, 50 e 100 rappresentano rispettivamente il 48%, il 34% e il 14% del totale delle banconote false. Nel 2008 la Banca d’Italia ha esaminato 9.030 banconote danneggiate, ammettendone al rimborso 8.823; 1.667 dei biglietti complessivamente esaminati sono stati sottoposti alla valutazione della Guardia di finanza poiché «si è ritenuto che il loro danneggiamento potesse essere conseguente alla consumazione di un reato».
Nei primi tre mesi di quest’anno sono stati presi in esame 2.504 biglietti danneggiati, 2.

457 dei quali sono stati ammessi al cambio; 402 banconote sono state trasmesse ai Comandi provinciali delle Fiamme gialle perché ritenute «danneggiati in connessione con atti criminosi».
Insomma, i 20 euro che avete in tasca potrebbero essere «corpo del reato» o «frutto di attività illecita». E voi che pensavate di essere dei cittadini ligi alla legge...

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