da Milano
Si parla tanto di soap televisive dal destino incerto, ma quelle sulla carta stampata proliferano. Tra queste primeggia il tira e molla del giovane Riccardo Bossi con lIsola dei famosi. Ieri lufficio stampa del reality show di Raidue ha fatto sapere che né la casa produttrice Magnolia, né la Rai, né tantomeno la conduttrice Simona Ventura avrebbero mai chiesto al giovane nato dal primo matrimonio del leader della Lega di fare un provino per partecipare allIsola, in onda dal 20 settembre. «Non è un vip, non cè posto per Riccardo Bossi sullIsola dei Famosi», ha spiegato il direttore di Raidue Antonio Marano. «Questanno nel cast ci saranno solo sei vip e poi sei persone comuni. Lui non centra proprio». Non sarebbe la prima volta che lo show condotto da Simona Ventura ospita personaggi quasi o sedicenti famosi: «Ma almeno li vogliamo scegliere noi», replica Marano. «Il giovane Bossi ha fatto tutto da solo, non è stato contattato da nessuno. Ho parlato ieri con lui al telefono per la prima volta in vita mia. Non so neanche come abbia fatto ad avere il numero del mio cellulare».
Secondo lo staff del reality, questa telenovela sarebbe stata ideata del ventottenne primogenito del leader della Lega, «tutta pubblicità per entrare in televisione», dicono. Del resto lIsola, oltre a essere uno dei programmi più popolari del piccolo schermo è anche lunico reality che andrà in onda questo autunno. La prima puntata della querelle risale a una decina di giorni fa, quando Bossi junior ha rilasciato unintervista al settimanle Chi lanciando un appello a suo padre perchè lo lasciasse partecipare allIsola dei Famosi. Ha raccontato di essere uno dei candidati del programma e di avere già incontrato Simona Ventura, «mi è sembrata entusiasta», ha commentato. Ma il senatùr, che in un primo momento gli aveva detto «la vita è tua, fai quello che vuoi», dopo una lunga e misteriosa telefonata con Antonio Marano «ha cambiato idea», ha detto Riccardo. (Marano ieri ha smentito categoricamente il fatto, ndr). La volontà del senatùr sulla faccenda è stato pubblicato poco dopo a chiare lettere tramite un altro settimanale: «Ti ci mando a calci nel sedere».
Riccardo Bossi ha 28 anni, lavora come consulente in una multinazionale, alle spalle ha un tentativo di carriera politica fatto naufragare - ha raccontato - da papà Umberto che non voleva si pensasse che suo figlio fosse un raccomandato. Ora pensa di essere pronto a entrare nel mondo dello spettacolo e non vuole farsi tarpare le ali dal padre. Gli ha chiesto di non interferire.
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