L’Italia illumina il Settecento francese

Ritorno ai classici, anzi ai Neoclassici. Il Louvre apre da oggi una grande mostra dedicata a un periodo storico fondamentale per l’Europa, il Settecento, quando Illuminismo e passione per il passato riuscirono a prendersi a braccetto e a inventarsi un nuovo futuro. «L’Antichità sognata. Innovazioni e resistenze nel Settecento» (fino al 14 febbraio 2011, curata da Henri Loyrette e Marc Fumaroli) mette in mostra centocinquanta opere dei principali maestri europei e si annuncia come uno degli eventi più attesi della stagione.
Mécéne Principal di questa ambiziosa esposizione è Eni, la società italiana leader in Europa nel mercato del gas naturale, che per il terzo anno consecutivo conferma il suo impegno nel sostegno economico e nella promozione delle più importanti iniziative del museo del Louvre, come già fatto nel 2008 per la grande mostra sul Mantegna e lo scorso anno con la rassegna «Tiziano, Tintoretto, Veronese... rivalità a Venezia». Nel 2009 tra la società fondata da Enrico Mattei e il noto museo francese fu siglato un importante accordo che vede il cane a sei zampe, in qualità di Mécéne Exceptionnel del Louvre, sostenere fino al 2012 le sue mostre più significative. Di questa partnership non godrà soltanto il pubblico che si reca nelle sale del museo lungo la Senna: in omaggio all’impegno di Eni, il Louvre - notoriamente riottoso a prestare all’estero i propri tesori - consentirà l’esposizione in Italia di uno dei suoi capolavori rinascimentali: la Donna allo specchio di Tiziano, che da domani potrà infatti essere ammirata al Palazzo Marino di Milano, sede del Comune di Milano, in una mostra gratuita che rimarrà aperta fino al 6 gennaio.
Si tratta di un prestito esclusivo e c’è da scommettere che la seducente fanciulla dipinta da Tiziano saprà eguagliare il successo di pubblico ottenuto lo scorso anno dal San Giovanni Battista di Leonardo che, arrivato sempre grazie a Eni dal Louvre, fu ammirato per un mese a Palazzo Marino da oltre 180mila persone, incuranti delle ore d’attesa in fila per poter vedere da vicino il capolavoro di Leonardo da Vinci.

Come il San Giovanni, anche la Donna allo specchio di Tiziano è un’opera giovanile (probabilmente datata 1515) e colpisce che il Vecellio possedesse fin dagli esordi, complice il maestro Giorgione, una pennellata così originale. Nel suo incantevole ritratto di donna, colta nell’apparente intimità domestica, Tiziano riesce a catturare quella femminilità moderna, raffinata e consapevole, di cui il Rinascimento italiano fu grande cantore.

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