L’Italia pesca la Serbia ma Lippi snobba l’Europeo di Prandelli

È tutto vero. Gli europei targati 2012 sono lontanissimi, nella testa degli addetti ai lavori oltre che nel calendario. L’interesse dalle nostre parti, in una domenica di campionato, è praticamente ridotto a zero (a proposito complimenti all’Uefa e a Platini che ha organizzato il sorteggio dei gironi di qualificazione in questo giorno della settimana). Eppure l’assenza, annunciata in verità, di Marcello Lippi, ct in carica della Nazionale italiana, non è stato il massimo del bon ton. Al suo posto, Angelo Peruzzi, collaboratore di prestigio: niente da eccepire, per carità. Il presidente Abete (arrivato con Valentini, Riva e Vladovich) avrebbe potuto e dovuto pretendere la presenza del ct a Varsavia: come in tutte le professioni, ci sono impegni istituzionali a cui non si può mancare. «Doveva seguire il turno di campionato», la spiegazione ufficiale. Vabbè...
L’assenza di Lippi, a ben vedere, è l’annuncio in codice del cambio della guardia sulla panchina della Nazionale nella prossima estate, naturalmente dopo il mondiale. Qualunque sia il risultato finale, infatti, Lippi è deciso a tagliare la corda e a chiudere l’esperienza col secondo mondiale della sua carriera. Noti anche i motivi: nonostante sul petto luccicasse la medaglia di Berlino, non gli sono state risparmiate dal calcio italiano, qui inteso come pubblico e critica, feroci censure per certe scelte (Cassano e dintorni). Al posto di Lippi, le candidature sono due e due soltanto: Prandelli e Ranieri. Durante le “primarie” effettuate in questi giorni, il tecnico viola è risultato nettamente in vantaggio rispetto al secondo, ma è sotto contratto con la Fiorentina (fino al 2011). Per “liberarsi”, c’è bisogno dunque di una iniziativa diplomatica da parte della federcalcio: deciderà Diego Della Valle. Pantaleo Corvino è pronto a reclutare un sostituto (Allegri il primo della lista). Non c’è molto tempo per sciogliere il nodo. La promessa, solenne, di Abete da alcuni mesi è sempre la stessa: «Prima di partire per il mondiale, sarà fatta chiarezza sull’argomento». Per tradurre: la Nazionale partirà a giugno per il Sud Africa con un Ct in carica e il suo successore già designato.
E il sorteggio di Varsavia? È andata così: girone di media difficoltà per l’Italia, con Serbia e Slovenia (entrambe qualificate ai mondiali) in prima linea, più Irlanda del Nord (ultima sconfitta azzurra nel ’58, mondiale perso), Estonia e Far Oer nelle retrovie. Passa la prima, la seconda accede ai play-off ed è l’ultima edizione a 16 squadre. Perché da quella successiva, Platini allargherà la formula a 24 nazionali (deve risarcire il voto ricevuto dalle federcalcio dell’est) di fatto rendendo tecnicamente poco attraenti i gironi.


Dalla sua postazione di Viareggio, la chiosa di Lippi è il minimo sindacale: «Girone equilibrato, con Serbia e Slovenia, due nazionali che parteciperanno al mondiale. Degli altri gruppi il più difficile è quello dell’Inghilterra». Distrazione giustificata: di Euro 2012 si occuperà Prandelli.

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