Giusto tirare la corda su Fincantieri, anche voi della Uilm?
«A tirarla troppo, questa corda, si rischia solo di romperla» replica Antonio Apa, che della Uilm, il sindacato dei metalmeccanici, è il segretario generale, reduce dallennesimo tentativo di trovare uno sbocco alla vertenza della cantieristica.
Insomma, sarà okkupazione permanente, come vuole la Fiom Cgil, o altro?
«Mostrare i muscoli non serve e non conviene. Credo dovremmo comportarci tutti avendo presente un solo obiettivo: linteresse dei lavoratori».
È proprio quello che la Fiom dice di tutelare.
«Un conto è dirlo, un altro conto è farlo davvero. Senza esasperare i toni, ma dicendo le cose come stanno, credo proprio che, in questo momento, linteresse dei lavoratori sia un altro».
Cioè?
«Primo: lo stabilimento di Sestri Ponente ha bisogno di commesse, non di occupazioni. La situazione della cantieristica mondiale e nazionale è drammatica. Per questo noi e la Fim Cisl abbiamo aderito allaccordo su Monfalcone, che rispetto ad altri è un cantiere con più carichi di lavoro».
Ma a Sestri è diverso.
«Certo. Proprio per questo bisogna mettere da parte la demagogia, il tanto peggio tanto meglio. Lo stabilimento sestrese è quello più scarico di lavoro. E allora dobbiamo volgere in positivo la mobilitazione attuata nei mesi scorsi».
Lazienda ha promesso qualcosa.
«Infatti. Ma è qualcosa di più di una promessa generica. Abbiamo ottenuto limpegno, che sta scritto in una lettera: se arriva del lavoro, verrà assegnato qui. Ma non basta».
Cè la questione del ribaltamento a mare.
«È un nodo cruciale. E su questo siamo prontissimi a far rispettare gli accordi. Il 28 luglio scorso è stato preso limpegno di procedere con rapidità. E allora velocizziamo!».
Lo griderete anche alle istituzioni?
«Eccome! Non è che la propaganda e la demagogia vengano solo da certi rappresentanti dei lavoratori. Ce nè per tutti, anche fra i rappresentanti istituzionali. Che dicono anche tante baggianate, ecco cosa dicono».
Le vostre proposte, in sintesi.
«Accelerare il ribaltamento a mare e far dire alla Regione cosa ci vuol fare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.