I medici scendono in campo per difendere il servizio sanitario dallingerenza politica. Ieri si sono incontrati con i rappresentanti delle istituzioni al teatro Capranica per confrontarsi sul tema «Tutela della salute tra cattiva politica e medicina difensiva».
Lobiettivo era di individuare le cause della «patologia» e trovare le cure che riescano ad arginare la deriva sanitaria nel Lazio. Il presidente dellOrdine dei medici della capitale, Mario Falconi, è stato il primo a prendere la parola e analizzare lingerenza del Palazzo nella gestione di Asl ed ospedali. «Nel pieno rispetto del diritto alla salute dei cittadini - ha detto - laffidamento di incarichi allinterno delle strutture sanitarie deve essere chiaro, al fine di non scegliere, come direttori generali candidati che necessariamente si dovrebbero autotargare scegliendo una posizione politica».
Il presidente ha chiesto listituzione di unAutorità Garante che dovrebbe avere compiti di verifica e garanzia nellassistenza pubblica e privata, con potere di comminare sanzioni e conciliare vertenze. Ma lobiettivo fondamentale è quello di dar vita alla «conciliazione», uno strumento che consenta di ricostituire un sano rapporto medico-paziente, contemplando la possibilità di un eventuale risarcimento a favore del cittadino che risulti danneggiato.
Le risposte da parte dei rappresentanti politici non si sono fatte attendere. Il primo a scendere in un campo, accompagnato da un coro interminabile di fischi e proteste, è stato lassessore regionale alla Sanità Augusto Battaglia. «In un anno abbiamo tagliato i costi della sanità di 509 milioni di euro senza ridurre le prestazioni - ha spiegato lassessore -. Quindi il deficit sanitario annuale è stato dimezzato rispetto al 2005».
Di tuttaltro avviso il segretario regionale dellUdc Luciano Ciocchetti che ha definito il problema della sanità «strutturale» invitando lassessore a risolverlo senza continuare a «dare i numeri al Lotto». Anche il senatore di An Cesare Cursi ha polemizzato sui dati snocciolati da Battaglia: «Il ripianamento dei debiti del 2006 ancora cè ed è pesante e la situazione non è migliorata certamente nel 2007».
Un fattore che incuriosisce lOrdine dei medici.
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