Marta Cerruti
«Una buona amministrazione avrebbe dovuto, sulla base di quanto si è verificato la scorsa estate, pensare per tempo al fenomeno dellalga tossica» ammonisce Giuseppe Costa, consigliere comunale del Gruppo di Forza Italia. Ed aggiunge «Il Comune avrebbe dovuto prevedere!». A una giunta comunale e ad un sindaco, che si sono fatti trovare impreparati da «eventi facilmente prevedibili», il capogruppo Costa ha quindi doverosamente rivolto uninterpellanza urgente perché, finalmente, «venga fatta chiarezza». A sua volta interpellato, il consigliere Costa precisa il motivo della sua interrogazione. «È evidente che nel mare del levante genovese persistono situazioni non ecologicamente ottimali, ma non altrettanto evidente e chiara è quale relazione vi sia tra il proliferare dellalga ostreopsis ed il pessimo funzionamento del depuratore di Quinto». «Vanno perciò accertate cause e concause di un fenomeno che sembra riproporsi periodicamente». Oltre a sottolineare la negligenza e lingenuità di unamministrazione che ha saputo reagire solo a posteriori imponendo divieti di balneazione, Costa denuncia quanto sia pericoloso affidarsi a comodi alibi definendo lalga tossica un fenomeno accidentale. «Considerare lostreopsis un accidente», capitato per caso e proveniente chissà da dove, non solo «deresponsabilizza il Comune e gli enti locali» manlevandoli da ogni colpa, ma soprattutto «danneggia, in maniera quasi irrimediabile, limmagine di Genova e della Liguria intera».
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