L’ossessione di Lerner per il corpo delle donne. E soprattutto per l’Auditel

Anni a dibattersi come un pescecane in un acquario e poi eccolo, il filone che paga, e dire che era così facile da domandarsi come non averci pensato subito: il rapporto fra sesso e potere. Per Gad Lerner ormai è un’ossessione. Lui lo ribadisce appena può: «Non smetterò di occuparmi di queste cose, perché il corpo delle donne è importante tanto quanto la crisi economica», ha detto in una delle ultime puntate. Quella volta in verità si parlava di uomini, transessuali per la precisione, ma che ci volete fare, il caso Marrazzo impazzava, come farsi sfuggire l’occasione. Infatti i telespettatori gli diedero ragione: 4,8% di ascolti, punti che all’Infedele si totalizzano una volta all’anno. E che importa se dovendone parlare in continuazione, del rapporto fra sesso e potere, rischi di farti accusare tu per primo di usare il corpo delle donne per alzare l’audience. La tematica fa tanto salotto di sinistra, e infatti Lerner non manca mai di invitare, oltre ad almeno una femminista, meglio se del Manifesto, anche un filosofo come Gianni Vattimo, controbilanciati però da un parlamentare o da un intellettuale di centrodestra, ché qui si da la parola a tutti. E pazienza se nella famosa puntata su Marrazzo c’era Vattimo che per zittire la deputata Pdl Nunzia De Girolamo argomentava le proprie ragioni in perfetto stile radical chic: «Voi del Pdl siete tutti puttanieri». Ieri per esempio c’era lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, e lui di insulti non ne ha presi. Del resto l’attenzione era catalizzata su ben altra ospite. Il tema della puntata era la «compravendita delle femmine». Servizi sulla tratta delle bianche dall’Est europeo e ascoltiamo il nostro inviato dalla Salaria? Macché, bazzecole.

In studio c’era Patrizia D’Addario. Che femmina lo è senza dubbio, di compravendite ne sa qualcosa e, soprattutto, è nemica giurata di Silvio Berlusconi. Ed eccolo, l’ingrediente magico: l’attacco al premier. Oggi attenzione all’Auditel.

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