L’ossido nitrico può evitare scompenso e ictus

«Oltre alle risorse umane, servono quelle finanziarie. Conosco tanti ricercatori italiani, che si sentono frustrati dalla mancanza di fondi e sono convinto che, se il problema dei finanziamenti fosse risolto, la ricerca italiana farebbe enormi passi in avanti anche nel vostro Paese».
È l'autorevole pensiero di Louis J. Ignarro, premio Nobel nel 1998 per la medicina. Ignarro è stato recentemente a Napoli per ricevere il Premio Melvin Jones, principale onorificenza dei Lions e per tenere una conversazione alla Facolta' di Medicina e Chirurgia dell'Università di Napoli Federico II.
Docente di farmacologia molecolare e medica, presso l'Università della California, Ignarro, è famoso per le sue scoperte sull'importanza dell'ossido nitrico nella cura delle malattie cardiovascolari e per avere inventato la magica «pillola blu»: il viagra.
Nato a Brooklyn da genitori italiani - padre di Torre del Greco (Napoli) e madre di Panarea - il Nobel Ignarro si è laureato in Medicina presso la Columbia University di New York. Nel 1975 è stato dapprima assistente professor, poi associate professor, presso il dipartimento di farmacologia della Tulane University School of Medicine di New Orleans e dal 1979 al 1984 è stato nominato professor ordinario nella stessa università. Negli anni '80 assieme ai colleghi Robert Furchgott e Ferid Murad, Louis J. Ignarro ha scoperto che diversi tipi di cellule dell'organismo comunicano tra loro, scambiando molecole di ossido nitrico o ossido d'azoto, gas allora noto solo come un pericoloso inquinante. Questa molecola regola funzioni fisiologiche, come il controllo della pressione sanguigna, la reazione del sistema immunitario contro le infezioni batteriche e l'attivazione delle cellule del sistema nervoso.
Ignarro si e' anche espresso sul problema delle malattie cardiache e sulla ipotesi che un giorno possano essere sconfitte. «La medicina da sola non basta. La cardiopatia è una patologia prevedibile e trattabile, strettamente correlata allo stile di vita. Un'alimentazione sbagliata e la scarsa attività fisica, contribuiscono a far ammalare cuore ed arterie. Oggi, purtroppo, la maggior parte dei farmaci sono destinati a chi è già cardiopatico. Ma avendo maggiori conoscenze sulle malattie cardiovascolare, la ricerca farmacologica si orienterà sempre più sulla prevenzione».
Il premio Nobel ha poi annunciato: «Spero che in quattro o, al più tardi, nel giro di otto anni, i primi farmaci destinati a prevenire le patologie cardiache, diventeranno una realtà. Ma non solo.

L'importanza dell'ossido nitrico trova applicazione anche nella cura dell'ipertensione, dello scompenso cardiaco, dell'ictus e delle complicazioni circolatorie del diabete». Ignarro non ha poi lesinato critiche al sistema sanitario che spesso ostacola la ricerca scientifica impedendo di ottenere nuovi farmaci fondamentali.

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