L’ottavo «Harry Potter»? Mai dire mai

Sì. No. Forse. Sicuramente. Mentre in Italia i patiti di Harry Potter contano le ore che li separano dal settimo libro della saga del maghetto, nel Regno Unito già ci si interroga sull’ipotetico ottavo volume. Ad alimentare la «febbre» è la stessa «mamma» di Harry, J.K. Rowling, ormai maestra dell’auto-marketing. La signora ha confessato, in un documentario mandato in onda da una tv inglese, che non riesce a staccarsi dalla sua creatura. La quale, udite udite, avrà tre figli con Ginny Wesley. La Rowling ha persino mostrato lo schizzo di un futuro albero genealogico delle famiglie Wesley e Potter da cui si evincono matrimoni e figliolanze assortite.
Harry Potter e i doni della morte uscirà in Italia per i consueti tipi della Salani il 5 gennaio. Sarà un libro più cupo, crudo e duro dei precedenti, un libro «da grandi» (nel senso di adulti). Del resto il maghetto è ormai un adolescente: può affrontare i lati meno piacevoli della vita di un eroe letterario. Per tornare all’albero genealogico abbozzato dalla scrittrice, Harry e Ginny Wesley si sposeranno e avranno tre figli.

Luna Lovegood, l’amica di Harry, avrà due bambini con il naturalista Rolf. Ron Wesley e Hermione, amici di Harry, avranno due bambini. Bill Wesley ne avrà tre con Fleur Delacour e George Wesley avrà una bimba e un maschietto. La «famiglia Rowling» si allarga. Se son rose, leggeranno.

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