Al momento cè soltanto il baratro, labisso di una morte inspiegabile che lascia senza parole. Morire a Roma dopo un parto, sembra impossibile. Invece da tre giorni è una realtà drammatica, una realtà sulla quale la magistratura sta cercando di fare chiarezza. E come primo atto, ieri, è arrivata per i medici dellequipe che ha effettuato il cesareo liscrizione nel registro degli indagati della Procura.
Ma non solo. Anche la neopresidente della regione Lazio Renata Polverini vuole vederci chiaro e per questo si è attivata per inviare unispezione nelle due strutture sanitarie che hanno assistito Tiziana Tumminaro durante e dopo il parto gemellare. «Va chiarito cosè successo e perché. È inaccettabile che a Roma si muoia di parto. Per questo ho concordato con il ministro Fazio un intervento di ispezione nella clinica Villa Pia e nellospedale San Camillo», dice la Polverini. Mercoledì la donna era stata trasferita dalla clinica privata Villa Pia al San Camillo in condizioni gravi a causa di una emorragia. «Poiché non sono ancora insediata - spiega la neopresidente del Lazio - non sono potuta intervenire direttamente con gli ispettori regionali. Per questo ho parlato con il ministro della Salute Ferruccio Fazio che invierà gli ispettori ministeriali». In entrambe le strutture, ha fatto sapere il dicastero, gli ispettori dovranno verificare «lappropriatezza delle procedure effettuate e la corretta gestione dellemergenza».
Intanto la Procura, in attesa dellautopsia sul corpo della donna, procede spedita: nel fascicolo aperto per omicidio colposo dal pm Roberto Felici sono stati iscritti i medici componenti lequipe che ha effettuato il cesareo presso la casa di cura Villa Pia, in via Ramazzini. Liscrizione è conseguente alla denuncia presentata dal marito della donna ai carabinieri.
Dalla clinica respingono ogni tipo di accusa. «È da escludersi alcuna responsabilità in capo alla struttura sanitaria da me diretta e dal personale medico e paramedico dipendente della struttura stessa», sottolinea il direttore sanitario, Maurizio Cattel. «La mattina del 7 aprile - si legge nella nota della direzione sanitaria della struttura privata - è stato effettuato, da un equipe chirurgica che usufruisce della nostra struttura, un intervento in sala operatoria per taglio cesareo su una paziente che ha presentato subito delle gravi complicanze imprevedibili. Nonostante siano state messe in atto tutte le procedure e gli accorgimenti del caso, e visto limpossibilità di rintracciare un posto in rianimazione tramite il centro di coordinamento del 118, la paziente è stata trasferita al Dea di riferimento accompagnata dal nostro anestesista rianimatore. Attualmente tutti gli atti sono al vaglio dellautorità giudiziaria a cui ci rimettiamo per un sereno giudizio».
Oggi, forse, se ne saprà di più. Il magistrato ha infatti disposto lautopsia e lesame verrà effettuato presso listituto di medicina legale del Policlinico Gemelli. Unindagine sulla tragedia è stata aperta anche dalla commissione sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali presieduta da Leoluca Orlando.
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