LUdc prova a fare lanti-Lega, e aspira a diventare «il partito di Tettamanzi». Così, proprio mentre le polemiche fra Carroccio e Curia stavano imboccando una parabola discendente, i centristi hanno deciso di cavalcarle, per accreditarsi come i difensori della Chiesa ambrosiana. Lo strumento scelto è una raccolta di firme pro cardinale, ed è benedetto dai vertici del partito. Per questo il leader nazionale Pier Ferdinando Casini oggi sarà a Milano per siglare la petizione che manifesta «stima e rispetto» per larcivescovo di Milano, contestato dai leghisti per i suoi appelli a favore dellintegrazione e dellaccoglienza.
La manifestazione con lex presidente della Camera è alle 17 in piazzale Baracca. Ci saranno il segretario regionale Luigi Baruffi, lassessore alla Casa del Comune Gianni Verga e i capogruppo in Consiglio provinciale e comunale, Enrico Marcora e Pasquale Salvatore. «Riteniamo quanto fatto da Calderoli un atto non degno di un ministro - ha detto ieri Baruffi - il ministro deve fare il ministro e non il capopopolo o il capo tribù, né tanto meno la persona maleducata».
Liniziativa potrebbe anche non essere del tutto gradita alla stessa Curia, che ora sembra interessata a star fuori dalle polemiche politiche. E dallUdc spiegano: «È una solidarietà vera e sincera per testimoniare che siamo vicini al cardinale». Lo dice per esempio Baruffi.
«Io sto con il cardinale» è il titolo del documento che sarà portato in piazza domani. Oltre alle parole di apprezzamento per larcivescovo ci sono critiche per «chi si è battuto strumentalmente per la difesa del crocifisso e del presepe poche settimane prima e oggi usa parole prive di significato». «Io sto con Tettamanzi e con il suo messaggio: difendo lidentità cristiana senza se e senza ma, vicino e lontano dalle elezioni», ha detto Salvatore.
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