Milano. NellUdinese che torna a casa da San Siro con zero punti risalta la consueta franchezza del presidente Pozzo: «Abbiamo raccolto quanto meritato, abbiamo giocato bene per gran parte della partita ma nel finale siamo stati ingenui e lInter ci ha castigato. Forse il risultato più giusto era un pareggio ma certi errori non puoi permetterteli con una grande squadra». Inevitabile il riferimento al gol allo scadere di Cruz: «Che tra laltro è la nostra bestia nera, ogni volta che lo affrontiamo segna. Ma ci siamo anche complicati la vita da soli perdendo molti palloni a centrocampo: daltronde siamo una squadra giovane, certe situazioni sono da mettere in preventivo». Infine un giudizio sullInter: «Squadra molto organizzata, difficile da battere. Ora sono ancora in rodaggio ma quando ingranerà sarà ancora più forte». Lallenatore Pasquale Marino, analizzando il match, entra nel merito della brutta entrata di Cordoba, che a più di un giocatore bianconero è sembrata da espulsione: «Condivido questa opinione». Fabio Quagliarella, uscendo dallo stadio scuro in volto, gli ha indirettamente dato ragione: «Alla fine espellono sempre solo noi...». Ma il tecnico chiude presto la polemica: «Dobbiamo ammettere che larbitro non ha condizionato l'andamento della partita».
Questa sconfitta non cancella nulla di ciò che lUdinese sta facendo in stagione anche se le ambizioni scendono di un gradino più in basso, appena fuori dalla zona Champions: «Abbiamo giocato una buona partita ma con certe squadre non basta: siamo rientrati nei ranghi che ci competono». La chiusura finale regala una punta d'amaro: «Ci sarà sempre una differenza tra una piccola squadra e una grande se un giocatore dell'Inter può valere anche tre dei nostri».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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