L’Uefa prova l’arbitro con il microfono

Marcello Di Dio

Oggi, dopo la sosta invernale, si rialza il sipario sul palcoscenico europeo. Spazio alla meno blasonata Coppa Uefa, che vede ancora in lizza 32 squadre (3 delle quali italiane). E nell’occasione andrà in scena un’interessante sperimentazione: un nuovo sistema di comunicazione tra arbitro e assistenti. Il sistema, consistente in un microfono e un auricolare che sarà utilizzato fino al termine della stagione, permetterà uno scambio di informazioni più rapido, che risulterà assai utile in svariate situazioni: la segnalazione di una sostituzione, dell’entità del tempo di recupero, l’identificazione di un giocatore già ammonito e la segnalazione di eventuali falli sfuggiti all’attenzione del direttore di gara. Tutto rigorosamente a circuito chiuso. L’esperimento riguarderà le partite Basilea-Monaco (quaterna olandese capitanata da Vink), Thun-Amburgo (arbitro Hansson, svedese come gli assistenti), ma anche le sfide Lilla-Shakhtar Donetsk e Schalke 04-Espanyol. Con quaterne italiane: Paparesta arbitro, Contini e Lanciani guardalinee e Rocchi quarto uomo a Lilla; Rosetti direttore di gara, Copelli e Stagnoli assistenti e De Marco quarto uomo a Gelsenkirchen. Il sistema è già stato adottato in Francia e Scozia e in base ai risultati dei test, l’Uefa deciderà se estenderlo alle principali competizioni continentali.
Stasera in campo Roma e Udinese. I giallorossi, galvanizzati dal record di vittorie in campionato, affronteranno la delicata trasferta di Bruges, squadra eliminata da Juve e Bayern nel girone di Champions. Spalletti (che ha ringraziato l’amministratore delegato juventino Giraudo per i complimenti ricevuti) ha lasciato a casa Totti, con le caviglie malconce, e ha preannunciato qualche cambio: «C’è qualcuno che deve tirare il fiato». Dunque, spazio a Kuffour in difesa (fuori probabilmente Mexes), a Dacourt e Tommasi a centrocampo (turno di riposo per Taddei) e a Montella in attacco, di nuovo titolare dopo quasi due mesi.
Partita casalinga per l’Udinese che sfida i francesi del Lens, spietati killer della Sampdoria a dicembre.

Dopo i fasti della Champions League, competizione salutata dopo il girone a quattro, cambiata la guida tecnica (Dominissini con l’ausilio del veterano Sensini), la compagine friulana vuol restare attaccata all’Europa. Niente turnover, perchè «non è il caso di fare esperimenti». Non sono disponibili Bertotto e Pieri, Iaquinta dovrebbe invece farcela.

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