Eleonora Barbieri
Linfedele tradisce, ma rispetta regole precise: anche scappatelle, flirt e relazioni extraconiugali sono ormai stabilite «per contratto» e da quelle, davvero, non si può sgarrare, pena l'abbandono. Con una vergogna in più, di non essere riusciti a stare al passo coi tempi, quelli del «tradimento concordato» fra marito e moglie. L'ultima coppia avviata sul cammino dell'infedeltà pianificata è quella formata da Andrei Kirilenko, stella del basket Nba e sua moglie Masha Lopatova: lei si è detta disposta a concedergli una notte all'anno di follie, poi rigore assoluto. È già molto, visto che la moglie del collega Doug Christie lo controlla a vista (nel senso che puntualmente segue il pullman della squadra).
La moderna signora Kirilenko si è ispirata a una tendenza che, negli Stati Uniti, è ormai così diffusa che il New York Magazine ha coniato un'espressione per questo tipo di nozze all'insegna della tolleranza sessuale: marriage with benefits. Vantaggi e optional non riguardano più il periodo successivo a un'eventuale separazione, bensì la convivenza, resa più dolce (per alcuni) dalla possibilità di dare sfogo a passioni extra, senza incorrere nelle ire della propria metà. Le clausole anti-tradimento, che tante dive hanno incluso nei loro pre-nupt (il contratto prima delle nozze) sono del tutto fuori moda. Altro che i rigidi paletti imposti da Catherine Zeta-Jones a Michael Douglas o da Jemima Goldsmith a Hugh Grant, passibili, rispettivamente, di una multa salatissima (cinque milioni di dollari) e di un videocontrollo serrato, con tanto di lista dei luoghi da non frequentare: le parole d'ordine sono formulette semplici e flessibili, da applicare con scrupolosità per mantenere solida la relazione, nonostante le sbandate.
Innanzitutto, la regola della «relazione aperta»: una coppia seria, ben collaudata si concede alcune periodiche scappatelle, a seconda delle esigenze. Una o due volte al mese, oppure trimestrali: le attività sessuali «extracurricolari» possono variare nel numero, purché chiaramente concordate. Un'altra versione è quella del «flirt esplicito», meno impegnativo e considerato da molti un semplice divertimento, salutare e poco dannoso.
La vita dell'infedele può essere ricca di sorprese e, quindi, va definita nel minimo dettaglio: c'è la monogamia del profilattico (utilizzato sempre per le relazioni al di fuori della coppia, mai fra i partner) e c'è quella «fisica», che consente di guardare, fantasticare e tradire, ma soltanto a parole, e non con il corpo. O la regola del «sopra la cintura»: il fedifrago può agire indisturbato, ma esclusivamente dalla vita in su. Oltre è a rischio di sanzione. Vita meno facile per i seguaci del «non chiedi, non dici», precetto che consente qualunque extra, ma soltanto in teoria, perché non c'è alcuna garanzia che l'infedele, colto sul fatto, non sia poi sottoposto alle pene dell'inferno. Va sul sicuro, invece, chi si affida al «bonus celebrità», clausola hollywoodiana che concede qualsiasi libertà in compagnia delle star preferite, i cui nomi sono da annotare virtualmente in una specie di carta di credito sessuale, controfirmata dal partner. Trasparenza assoluta e un promotore d'eccezione, i coinquilini di Friends, che l'hanno lanciata in una delle puntate del telefilm e, forse, la bella Jennifer Aniston se ne sarà anche un po' pentita.
Un'altra regola è quella delle 50 miglia, distanza minima tollerata per le frequentazioni e consigliata da Judith Brandt, autrice di un'apposita Guida all'infedeltà e all'etichetta extraconiugale: mai avere un amante nella stessa città del fidanzato, altrimenti potrebbero incontrarsi e allora, chissà, anche propositi scritti e firmati potrebbero finire all'aria. La gelosia, infatti, non è prevista: al massimo si può chiedere consiglio ai devoti del «poliamore», dottrina che prevede molteplici relazioni, tutte intense e di lunga durata, ma senza matrimonio.
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