L’ultima strega uccisa 60 anni fa

Il 6 dicembre del 1946 in Valle di Susa, di recente teatro della rivolta contro l’alta velocità, vi fu l’ultima uccisione in Italia di una strega. Lo sostiene Roberto Gremmo, giornalista piemontese e studioso di storia locale, che pubblicherà su questo episodio un libro in uscita in questi giorni. Gremmo, che in Val Susa fu eletto in passato consigliere provinciale, ha anticipato in un articolo scritto per il periodico locale la Tribuna novarese, il risultato delle sue ricerche storiche (che riguardano anche un altro omicidio per stregoneria accaduto nel 1926 in Abruzzo). Ad uccidere la strega della Val Susa, Teresa M., fu una montanara, Silvia B., madre di tre figli, che l’accusava di averle fatto dei malefici. Fu condannata a 9 anni e 6 mesi di reclusione, e poi rinchiusa in un manicomio criminale dove morì, con una sentenza in cui i giudici scrissero che la vittima era conosciuta come una «fattucchiera».

Gremmo ha deciso di rendere note le sue ricerche dopo che il sindaco di Varallo Sesia (Vercelli) nei giorni scorsi ha fatto collocare una lapide all’«ultima strega massacrata in Italia», in riferimento a un episodio accaduto nel paese valsesiano nel 1828.

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