Tutto nasce dallinchiesta del «Giornale» sugli immobili di Alleanza nazionale, che sono stati fatti confluire in tre società ad hoc. La pietra dello scandalo? Aver scritto che Fini ha adottato lo stesso escamotage finanziario dei Ds prima della fusione con la Margherita e dallItalia dei Valori di Antonio Di Pietro. E aver ricordato anche che alla nascita del Popolo della libertà Forza Italia e An non sono arrivati nelle stesse condizioni: Forza Italia ha dato al Pdl 40 milioni di euro, nonostante 161 milioni di ricavi (i rimborsi elettorali) e un debito bancario di 106 milioni. An ha versato al Pdl 6 milioni pur avendo chiuso i bilanci con un avanzo di 10,3 milioni, una liquidità di 30,6 milioni di euro (la maggiore tra tutti i partiti italiani) e un patrimonio netto positivo per 38 milioni. Ma senza immobili, confluiti in tre società: Italimmobili, Immobiliare Nuova Mancini (che possiedono le sezioni storiche della Fiamma) e Isve.
Immobili (e soldi) che passeranno proprio alla nuova Fondazione An, guidata dal finiano di ferro Donato Lamorte, che ha prolungato il tesseramento a marzo 2010. Il coordinatore di An ha scritto una lettera di fuoco al «Giornale», accusandoci di calunniare e diffamare il presidente della Camera.Lultimo strappo Il giallo della Fondazione An e il risiko immobiliare sugli uffici dellex Msi
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